Ognuno ha detto la sua su quello che l’altra notte è successo al largo di Gaza, e ne ho davvero sentite di tutti i colori, da quelli che hanno detto che lo staso ebraico ha il diritto di difendersi a quelli che hanno detto che lo stato ebraico non ha il diritto di attaccare.
Io personalmente, l’ho etto ieri quello che penso: “Provate ad immaginare se l’Iran avesse attaccato, in acque internazionali, della navi NON governative che recavano aiuti da qualche parte, cosa sarebbe successo e che cosa avrebbero già fatto le diplomazie internazionali: probabilmente gli F24 USA si sarebbero già alzati diretti verso il golfo“.
Ma a parte il discorso di chi ha provocato chi, di se c’erano o meno armi a bordo e a parte il discorso del “chi c’è dietro” mi pareva che tutto il mondo, TUTTO IL MONDO, avesse condannato il gesto in se: la violenza è oggettiva (i morti sono veri) come è oggettivo il fatto che questa violenza sia stata perpretata in acque internazionali ovvero dove nessuno avrebbe il diritto di fare nulla, e su navi di ONG.
Questo lo credevo prima di vedere il titolo del Giornale di Feltri:

Ora, tutti noi abbiamo il diritto di pensare quello che vogliamo, di tenere per chi vogliamo e di appoggiare chi più ci aggrada, ma nessuno, e dico NESSUNO, ha i diritto di dire che qualcun altro ha fatto bene a sparare, specialmente se a sparare sono dei militari, contro dei civili in acque internazionali.
Altrimenti qua non si capisce più cosa è bene e cosa è male, non si capisce più il confine tra la difesa e l’attacco e si mischiano le cose in maniera pericolosa.
Ma io mi chiedo: per un titolo simile, per un titolo che inneggia chiaramente alla guerra, non si potrebbe intervenire tramite qualche garante del cazzo? Non c’è un garante che garantisca il fatto che io non debba leggere stronzate guerrafondaie?