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09 Dicembre 2010

Assange e la VERA storia dello stupro

di Rudy Bandiera

Julian Assange è l’australiano fondatore di Wikileaks che, dopo essere stato ricercato dall’Interpol in 188 Paesi per “stupro”, è stato arrestato (o meglio si è consegnato) alla polizia britannica.
Questa in poche parole la storia degli ultimi tempi del generatore del grande terremoto mediatico mondiale che sta squassando il mondo intero con rivelazioni a dir poco scottanti.
Ma vogliamo parlare dello stupro? Perchè se già tutti capiamo benissimo che essere ricercati in 188 Paesi per uno stupro è un’assurdità, se sapessimo anche di “quale stupro” si tratta, rimarremmo sconvolti.
Il fondatore di Wikileaks è stato arrestato per aver violato una legge svedese che, in un’interpretazione estesa, arriva a punire chiunque commetta qualsiasi forma di scorretteza relativa ad atti sessuali anche consensuali.

Ecco come il britannico Daily Mail racconta la storia: “Quando (Assange e la donna A) sono rientrati dalla cena, hanno avuto una relazione sessuale, ma c’era un problema con il preservativo. Si era rotto. La donna ha creduto che Assange avesse fatto apposta, ma lui ha sostenuto che si trattava di un incidente. In ogni caso, il giorno dopo, durante il convegno, A. è apparsa rilassata e tranquilla. Durante lo stesso convegno Assange ha incontrato la donna B, un’altra bionda molto carina, più giovane della donna A. La donna B ammette di aver cercato di coinvolgere il suo eroe in una conversazione. Assange sembrava compiaciuto di avere un’ammiratrice così ardente e, sostiene B, la guardava ‘ogni tanto’ .
Il Daily Mail riferisce poi che, secondo una fonte vicina alla polizia svedese, durante il rapporto sessuale seguito alla loro conoscenza donna B. avrebbe insistito con Assange per usare il preservativo, ma la mattina i due avrebbero avuto un rapporto non protetto. Questo, sempre secondo il Daily Mail “ha costituito la base per l’accusa di stupro. Tuttavia, la mattina dopo l’evento la donna B. era abbastanza serena da scendere a comprare la colazione per Assange”.
espresso.repubblica.it

Insomma, una interpretazione quanto meno “allargata” di quello che noi intendiamo uno stupro, stupro che di fatto non esiste (nemmeno nelle accuse) e stupro che invece è stata la leva per poter accerchiare ed arrestare Assange, come ammesso addirittura dallo stesso Frattini, politico trasfigurato e trasformato dalla vicenda: “Era ora, per fortuna l’accerchiamento internazionale ha avuto successo“.

Una sola precisazione per chiarire ancora meglio la situazione: a prescindere da quello che si pensi di Assange e di Wikileaks, il reato che si pone in essere verso queste situazioni non è la divulgazione di segreti, ma il furto degli stessi: ad essere braccato ed eventualmente arrestato dovrebbe e potrebbe essere la talpa o le talpe che hanno dato modo alla fuga di notizie, non colui che le rende pubbliche.
Come quando in Italia vengono resi noti fatti coperti dal segreto istruttorio dove non sono arrestati i giornalisti o i direttori che hanno reso noti i fatti tessi, ma vengono ricercati coloro che rendono possibile la fuga di notizie.
Ormai insomma appare chiaro, chiarissimo a tutti, che Assange DEVE essere arrestato e basta. A prescindere dal suo preservativo, dallo stupro o da qualunque altra cosa come ad esempio lo stato di diritto di TUTTI i Paesi che lo vogliono zitto, stato di diritto che i suddetti Paesi ergono come caposaldo della democrazia.
E’ bene che sia chiaro che quella a cui stiamo assistendo è una grande, immensa e nemmeno troppo macchinosa, bufala istituzionalizzata, una bufala con la quale solo la grande balla delle armi di distruzione di massa in Iraq -la “pistola fumante“- potrebbe competere per dimensioni e portata.

Signore e signori ci prendono per il culo, ci prendono per il culo tutti e lo fanno ormai alla luce del sole. E’ questo che è scabroso.

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

16 Comments

  1. jack 3 mani
    9 Dicembre 2010 at 17:30

    visto hai fatto un post politico senza berlusconi e i commenti latitano.
    Frattini non tira quanto il cavaliere

  2. Rudy Bandiera
    9 Dicembre 2010 at 17:39

    @ jack 3 mani:
    ci stavo pensando pure io, eppure questo pezzo è piaciuto molto a giudicare dall’altissimo numero di RT e di like.
    Frattini non tira, il Cavaliere e la Chiesa tirano di brutto amico.

  3. jack 3 mani
    9 Dicembre 2010 at 18:15

    @ Rudy Bandiera:
    sai che c’è è una roba seria questa dell’accerchiamento internazionale, e la gente legge curiosa ma non si espone.
    A me è sembrata un po’ strana la vicenda, quella di muovere l’interpol; insomma come si riporta un infiltrato alla base senza comprometterlo? Arrestandolo.
    UN affaraccio mi sembra la verità ad orologeria, un esplosione mediatica controllata, la forza dell’america è questa, non sanno fare la guerra, non sanno fare politica, neanche interna, insomma hanno una legge ridicola, i processi in america sono un terno al lotto, ma sanno controllare la confusione questo lo sanno fare benissimo

  4. Rudy Bandiera
    9 Dicembre 2010 at 18:16

    @ jack 3 mani:
    questa volta hanno esercitato tutta la pressione della quale sono capaci. TUTTA.
    Va beh, mi vado a tagliare i capelli… in bici… brrrrrrrrr

  5. jack 3 mani
    9 Dicembre 2010 at 18:18

    @ Rudy Bandiera:
    Rudy Bandiera ha scritto:

    @ jack 3 mani:
    Va beh, mi vado a tagliare i capelli… in bici… brrrrrrrrr

    Ganzo!!!
    e il parrucchiere per girarti intorno usa il motorino?

  6. jack 3 mani
    9 Dicembre 2010 at 18:20

    Rudy Bandiera ha scritto:

    Va beh, mi vado a tagliare i capelli… in bici… brrrrrrrrr

    azz’ ma il tuo parruchiere ha il negozio in un velodromo?

  7. ardu
    9 Dicembre 2010 at 19:47

    Pensavo che frattini fosse solo un bambolotto, invece è un bambolotto che parla, poteva continuare il silenzio. Hai ragione jack, gli americani sanno gestir bene solo il kasino. Tutta la storia è una schifezza internazionale. Il parrucchiere di Rudy è un figo, per tagliare i capelli usa la motosega. Ciao belli

  8. cristina
    9 Dicembre 2010 at 23:50

    sai questa storia che smulinata dara’ all’informatica?
    dopo wiki,tutti gli operatori del settore,i piu’ abili saranno le figure piu’ quotate sul mercato !
    tutti cercheranno di difendersi dalla nuova minaccia,altro che scudo stellare !
    e qui entra in gioco israele e la sua eccellenza informatica,ma l’america e’ quasi tutta ebrea.Sta storia puzza come napoli infarcita di immondizia in pieno agosto !
    ora vorrei essere un hacker ! (ma purtroppo sono una zappa in materia !)
    Comunque prepariamoci:se c’e di mezzo davvero come penso israele,sono cose grosse ! wikileak e’ solo un cavallo di troia ! io ho pronti i pop corn !

  9. AngySym
    10 Dicembre 2010 at 08:34

    E sopratutto la domanda sorge spontana:
    Chi lo finanzia?
    Bel articolo, lo twittero.

  10. paola91
    19 Dicembre 2010 at 18:39

    ciao,vorrei segnalare un articolo su
    http://totanisognanti.blogspot.com/2010/12/topolino-e-il-mistero-dei-documenti.html

  11. Rudy Bandiera
    19 Dicembre 2010 at 18:56

    @ paola91:
    ciao Paola, il tuo commento puzza di spam un bel po ma io sono un’anima buona :)

  12. paola91
    19 Dicembre 2010 at 19:20

    a me sembrava interessante…se non ti piace elimina il mio commento! ciao!

  13. Rudy Bandiera
    19 Dicembre 2010 at 19:22

    @ paola91:
    non l’ho eliminato, come vedi è pubblicato! E” solo brutto arrivare su un blog e cacciare un link senza fare un vero e proprio commento: non lo dico io ma la netiquette, tutto li.
    Baci e torna presto :)

  14. paola91
    20 Dicembre 2010 at 00:09

    sì scusa, ero di fretta, avevo il link “in canna” e l’avevo trovato molto divertente…complimenti per il blog!

  15. Rudy Bandiera
    20 Dicembre 2010 at 08:33

    @ paola91:
    ma figurati e grazie per i complimenti: il “link in canna” mi piace da morire :D

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