Se non ci state capendo nulla nella situazione politica attuale, state tranquilli perché siete in buona compagnia: non ci capiscono nulla nemmeno dentro ai partiti stessi, in qualche misura.
Cerchiamo di capire velocemente cosa accade e quali dinamiche stanno spostando la politica italiana in queste settimana.
Si è andati a votare con una legge elettorale aberrante, il famoso porcellum voluto da Calderoli (non ce lo dimentichiamo) che ha reso il Parlamento di fatto ingovernabile.
Dentro al PD ci sono due partiti separati, due filoni: i renziani che vorrebbero che il PD si unisse al PDL per fare le riforme necessarie a rimettere a posto il Paese per poi tornare a votare, e i bersaniani che vorrebbero governare senza il PDL per la paura di perdere ulteriori voti della sinistra alle prossime elezioni.
Il brutto è che a mio avviso hanno ragione entrambi: il M5S ha portato l’Italia politica in una posizione di stallo senza vie di fuga. Se il PD si affianca al PDL alle prossime elezioni perderà altri voti che andranno, di certo, al movimento di Grillo. Si perché facendo le cose delle quali il Paese ha bisogno, insieme al PDL, si diventerebbe impopolari, con una conseguente emorragia di voti alle prossime elezioni.
Se invece si seguirà la teoria bersaniana si rimarrà bloccati in questa condizione, del tutto impossibilitati a fare ogni cosa sia necessaria fare, con la conseguenza che il ritorno al voto è certa. Con la solita, uguale legge elettorale. Un loop.
Dall’altra parte abbiamo il PDL al quale, al momento, basta solo governare e pensare al Presidente della Repubblica. Il PDL è sempre stato un partito che ha pensato prima al suo leader e poi al resto. Non è cambiato.
Poi c’è Casini, quel furbone di Casini che ha detto di avere dato un appoggio a Monti un po’ troppo azzardato e che forse sarebbe il caso di fare un Governissimo con il PD e il PDL per tirare fuori il Paese dal pantano.
Come a dire “fate il cazzo che volete, io rinnego tutto basta che mi diate una poltrona“. Classico democristiano.
Le altre forze sono al momento scomparse o trasparenti.
Quello che potrebbe davvero cambiare le cose o smuoverle un po’ è il M5S che potrebbe/dovrebbe mettere prima il Governo del Paese poi la propria propaganda elettorale.
Un appoggio esterno ad un Governo PD, per esaurire gli 8 punti e tornare a votare, sarebbe stata l’unica mossa saggia da portare avanti. Non farlo è stato (ed è) incosciente e pericoloso.
Ma io non capisco perchè non possano fare una prorogatio del governo Monti per rifare la legge elettorale! Dopodichè si può tornare al voto. Veramente mi sebra che pensino TUTTI solo alle loro poltrone!
@ Cicapui:
ecco, non è che non lo capisci… lo capisci benissimo!
Tutti contro tutti. Il pdl che colpevolizza monti e bersani di tutto, il pd che difende una posizione indifendibile, casini di nome e di fatto, rimangono i grillini che urlando e sbraitando contro tutti la loro onestà e purezza, si fanno guidare da un dittatore, senza poter nemmeno decidere di parlare o spingere un bottone.
Quanta pochezza in un paese così bello con il solo difetto b’essere abitato dagli italiani.
E… siamo ancora qui con sto’ ca*** di Governo Tecnico (i saggi)… ma vi rendete conto??? Qui sono tutti (inclusi) da radere al suolo con un trattore (modello americano però!!)!!… Ma perchè questo bisogno di “fiducia”?!… Il PD ha vinto le elezioni (anche se relativamente al Senato per colpa di questa legge elettorale… che tutti dicevano di odiare ma che nessuno ha voluto mai cambiare…)si metta a governare e poi sulle singole proposte si voti o no??!!!