In questi giorni si è parlato un sacco di regolamentare l’attività di testimonial et influencer online. Perché?
Perchè succede questo: alcuni noti personaggi, siano influencer, testimonial, opinion leader o chiamateli come volete che adesso non importa, vengono pagati da aziende per mostrare uno o più prodotti e, non sempre ma spesso, non dicono di essere stati pagati dando luogo a una condizione che a mio avviso è imbarazzante et ha un nome: marchetta.
La marchetta in effetti è quando una “entità occulta” paga qualcuno per parlare di qualcosa
(lo spiego meglio nel video con esempi) e quando è occulta significa che non viene espresso il fatto che è avvenuto un pagamento.
Non trovo sbagliato parlare di prodotti previo pagamento per farlo, ma trovo in ogni caso corretto palesarlo, renderlo ovvio. La differenza tra la marchetta e la pubblicità sta proprio nel fatto che la prima “raggira” i lettori che si fidano del loro influencer facendo credere che si parli di qualcosa “spontaneamente”, la seconda invece rende ovvia una cosa che, ripeto, deve essere palese.
Basta aggiungere un #ADV o un #SponsoredPost per fare capire che si sta parlando di una attività commerciale legata appunto a un business e non mossa interamente dal… dal libero arbitrio ecco.