Il discorso “visto che non ho niente da nascondere che mi controllino pure” è insano: si deve iniziare a pensare in termini di “visto che non ho niente da nascondere non hanno il diritto di controllarmi“.
Viviamo in un mondo in cui la tecnologia è terribilmente capillare et il diritto di mantenere i dati condivisi con CHI vogliamo e COME vogliamo, diventa sempre più importante.
Capire la differenza tra “privacy” e “segreto” è FONDAMENTALE: segreto è un dato che NON DEVE essere condiviso e privacy uno che può essere condiviso con termini trasparenti, ovvero devo poter scegliere e sapere quali dati cedo, chi li usa e come.
Ad ogni cosa che riguarda la nostra vita privata corrisponde o la segretezza (se è qualcosa che vogliamo tenere per noi e ne abbiamo il diritto) o la privacy: dobbiamo poter scegliere, sempre.
Ci sono da ripensare 2 concetti:
- La barriera tra pubblico e privato deve rimanere IMPENETRABILE e dobbiamo poterne decidere il confine
- I dati sono NOSTRI e possiamo scegliere cosa condividere, con chi e cosa ne verrà fatto
Per evitare un futuro distopico alla Snow Crash è necessario, ADESSO, iniziare a pensare ai nostri diritti digitali senza paure e senza pregiudizi, educando i giovani ma non solo… formandoci tutti con una nuova educazione digitale.
Sono un digital coach un docente e un TEDx speaker: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding.
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