L’altro giorno sentito per radio, per Virgin radio per la verità, di due piloti norvegesi, se non sbaglio, che si sono rifiutati di bombardare una base radar in Libia per paura di colpire dei civili, guadagnandosi appunto l’appellativo di obiettori di coscienza.
Forse sono impazzito io, anzi sicuramente è così, ma siamo in un mondo che va completamente alla rovescia, siamo in un mondo in cui i militari non sparano per obiezione di coscienza, come se nel momento della firma per l’esercito non sapessero di cosa si trattasse.
Quindi ci troviamo in un mondo del paradosso in cui abbiamo dei militari che non sparano, dei medici che non curano, altri medici che si accaniscono curando, preti che condannano quelli che curano e quelli che non si accaniscono, e tutto questo in nome della coscienza.
Come dire: faccio tutto e il contrario di tutto perché la coscienza è personale quindi poliedrica e diversificata.
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Non ammetto che esistano obiettori di coscienza in nessun campo, ancora meno nell’esercito. Ma come io ti pago per difendere la mia terra, la mia vita, e tu non vuoi sparare, consiglio ” devi andare in fonderia” Capivo gli obiettori quando la leva era obbligatoria, ma ora caro il mio soldatino hai fatto la domanda, devi eseguire gli ordini, e BASTA. Ciao belli
@ ardu:
curioso!
…ti facevo…meno spietato !……cazzo Ardu….sei piu’ tosto di un talebano !
La maggior parte delle persone fa un lavoro per il quale non ha nessuna attitudine… perchè non ha trovato altro e i soldi si devono pur guadagnare per sopravvivere…. guardiamo ad esempio ll’Italia: ci si butta nell’esercito perchè non si hanno avute altre occasioni…. Certo che se accade così anche in Norvegia…. la cosa mi suona sorprendente…
@ ardu:
Quei militari non stavano difendendo la loro patria, le loro famiglie ecc.. Erano a miglia dalla Norvegia in una guerra non loro e che forse non capivano. Comunque spero che tu sia consapevole di quello che hai scritto…- riferito ad avvenimenti non troppo lontani nel tempo fa accapponare la pelle.
@ Laura:
Questi sono piloti, probabilmente con un titolo di studio elevato, cittadini di un paese ricchissimo (prova a vedere quanto guadagna una cameriera a Oslo).
Cerca la ragione altrove.
@ mauro:
Infatti alla fine ho messo la mia frase finale in dubbio…..leggi bene…..:)…. Tra la’ltro è solo un’ ipotesi che questi siano piloti norvegesi visto che si sono ritirati giorni fa dal conflitto…Rudy ha detto “se non sbaglio”…..
mauro ha scritto:
ce la dici tu?
@ ardu: non mi piace avere toni da esaltato, ma quello che hai scritto è semplicemente abominevole a mio parere. Ognuno dovrebbe avere un minimo di responsabilità relativamente alle proprie azioni.
“Ci salva l’aviatore che non lo farà ci salva l’aviatore che la bomba non getterà.” Per dirlo con parole più efficaci delle mie.
Per fortuna che c’è qualcuno che si lascia muovere da compassione, da un guizzo d’umanità. Eccola la ragione!
Sono uomini e gli ha fatto schifo l’idea di bombardare e uccidere altri uomini come loro.
@ Pietro Dettori:
io concordo con il fatto che Ardu si sia espresso davvero malissimo, ma rimane una cosa che non capisco: quando si sono arruolati che cosa credevano di andare a fare?
Credevano che gli ordini che avrebbero ricevuto sarebbero stati sempre quelli di “sparare alle gambe” o di “uccidere i cattivi”?
Cioè ragazzi scusate ma siamo arrivati al paradosso se i militari sparano solo quando reputano la cosa a cui sparare degna di proiettili. Io non credo che sparare sia una soluzione, io quindi sono un obiettore verso le armi io quindi non mi arruolo.
Ekkekkazzo
@ Rudy Bandiera:
Forse non capivano che ci fa la Norvegia lì. Non lo so ma considerando i miltari
(piloti in particolare) gente che ha una testa (salvo le dovute eccezioni) posso immaginare che ci sia obiezione di coscienza in certe situazioni. Prendi, ad esempio, i piloti delle frecce tricolori, che malgrado l’ordine, si sono rifiutati di volare nell’inciucio tripolino dello smutandato con i fumogeni verdi.
Non stanno combatteno per la patria, ma una guerra che molti considerano sbagliata e dai motivi poco chiari. Questo non contraddice altri miei post per il semplice motivo che dubbi ci possono essere.
(o forse hanno letto i post di Iguano?) ;-)
@ mauro:
hehe lascia stare Iguano che ormai è innamorato di te :)
mauro ha scritto:
questo di certo, ma se un militare non esegue gli ordini perchè non li capisce ti converrai che qualcosa salta nel sistema. Cioè, il militare è per eccellenza una mansione che fa di te una persona che ubbidisce a prescindere, altrimenti è un casino: prova a pensare se un sergente dovesse comandare un plotone di persone le quali hanno tutti motivi diversi per obiettare nei confronti di qualcosa.,
Ma stiamo scherzando?
Se erano obiettori non si arruolavano, se si arruolano sparano, per quanto mi faccia schifo.
Rudy Bandiera ha scritto:
Se erano obiettori non si arruolavano, se si arruolano sparano, per quanto mi faccia schifo.
Credi che qui siamo bloccati. Io penso che un militare non debba accettare ogni ordine a prescindere anche se si è arruolato. È vero che il “sistema” non lo prevede ma il sitema può cambiare in meglio. Ogni uomo, militare o non, dev’essere confrontato con la sua coscienza quando commette un atto di guerra e non deve più potersi trincerare dietro l’ordine ricevuto (quanti massacri avremmo evitato). Se L’atto è un crimine contro l’umanità secondo la sua coscienza (e il sentire comune) deve dire di NO! My lai, la Bosnia e tanti altri luoghi insegnano.
@ mauro:
se invece l’atto è sparare a uno che sta in un centro radar allora va bene. Dai Mauro, lo sparare in se è un atto contro l’umanità!
Minkia, siamo arrivati ai militari obiettori di coscienza….
@ Rudy Bandiera:
Messa così non ho obiezioni.
@ mauro:
mi spiazzi… :)
@ Rudy Bandiera: non so! (cosa pensavano di fare entrando in esercito)
Vai a sapere che c…o gli raccontano! Magari che devono sganciare bombe in zone disabitate e invece vedono gente lì sotto.
Checchè se ne dica, nel mondo occidentale per lo meno, non siamo più abituati a uccidere delle persone. L’idea ci ripugna. Spero che anche per loro sia stato così e abbiano deciso di non farlo.
@ Pietro Dettori:
ma guardavo adesso, sei dietro a questo evento Pietro?
http://www.foursquareitalia.org/2011/03/24/4sqday-festeggiamo-il-compleanno-di-foursquare-a-bologna/
Mi sa che ci vediamo li, se quel giorno non sono in aula. COmunque mi iscrivo poi al massimo “disdico” se so qualcosa in tempo. Così ci stringiamo la mano!
@ Rudy Bandiera: ahaha! Grande! Ci sono ci sono! Faccio anche da supporto diciamo! :D