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13 Settembre 2012

Leggere sul #kindle è come leggere su carta. Diffidate di chi dice il contrario

di Rudy Bandiera

Ma è possibile che non si sia ancora capito che leggere un ebook su un reader come potrebbe essere un Kindle è ESATTAMENTE come leggere un libro in carta? Il formato Kindle, che significa? E’ un dispositivo o una cosa software?
A parte l’odore della carta, ovvio, l’esperienza è la stessa. Che piaccia o meno. Ma no, sembra che non si sia ancora capito.
Dice Belpoliti sulla Stampa: “Cosa cambia nella lettura con le tavolette digitali? Kindle, iPad o altro, succede spesso che si fatichi a ricordare quello che si è letto. Il libro tradizionale è tridimensionale, come noi stessi, la tavoletta invece bidimensionale“.
A parte che il paragonare un iPad a un Kindle è come paragonare un telefono ad un walkie talkie, poi qualcosa non mi torna: “il libro tradizionale è tridimensionale la tavoletta invece bidimensionale”. Ma che cosa vuol dire questa frase?

Se esiste un esempio di bidimensionalità, un esempio che si fa nelle scuole e ai bambini per fare capire loro cosa significa, è il foglio di carta: la scrittura è bidimensionale per definizione. Nulla è più bidimensionale di un foglio di carta.
E, in seconda battuta, come mai una “tavoletta” come la chiama Belpoliti, dovrebbe essere bidimensionale? Cosa cambia, nella forma, da un libro a un tablet? Come mai uno è tridimensionale e l’altro no? Lo sono entrambi! Ed aggiungo? Come mai se leggo sul Kindle non dovrei ricordare visto che è come leggere su carta?

La verità è questa: c’è chi scrive, di mestiere, quindi perchè costretto per mangiare, ma non perchè  necessariamente conosce o ama l’argomento del quale scrive. Quindi spara cazzate, riempitive.
L’articolo, a parte questo passaggio, è un bell’articolo, ma la parte citata è fuorviante per il lettore e da informazioni del tutto sbagliate riguardo all’argomento trattato: leggere un ebook (su un reader e non su un tablet) è come leggere un libro, uguale, stessa esperienza di lettura.

Ed aggiungo, possiamo sostenere qualunque tesi ma non quella che tra due parallelepipedi (il libro e un reader/tablet) uno sia tridimensionale e l’altro no.
Dai, su…

PS: grazie a Rosella per la segnalazione dell’articolo.

amazon-kindle-rudy

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Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

10 Comments

  1. ardu
    13 Settembre 2012 at 09:49

    Ci sono libri che puzzano, ed hanno una carta talmente schifosa che mi vengono i brividi al solo pensiero. La tavoletta non l’ho ancora usata, ma presto sara’ mia, e la dormiro’ benissimo come faccio con il libro.
    E’ la solita caccia alle streghe, ma la tecnologia avanza comunque.
    Lov

  2. Cicapui
    13 Settembre 2012 at 09:54

    Eccomi! Innanzitutto grazie per averlo postato e poi assolutamente d’accordo con te. Questa faccenda del bidimensionale e tridimensionale mi ha lasciata basita. E perchè non dovrei ricordarmi quello che ho letto sul tablet? Se ho poca memoria o non presto attenzione quando leggo la colpa non è del supporto ma mia, ovviamente. Il Belpoliti evidentemente non possiede un Kindle e parla per sentito dire (da gente che a sua volta non possiede un Kindle).
    Personalmente continuo a essere una fan sfegatata del Kindle. La sapete l’ultima? E’ uscito l’11 settembre il secondo libro della trilogia Century di Ken Follett: prezzo cartaceo 25 euro (che è un bel pagare…) prezzo Amazon per Kindle euro 9,99: risparmio di euro 15,01, mica bruscolini!

  3. Rudy Bandiera
    13 Settembre 2012 at 10:10

    @ ardu: la tavoletta te la sbatterai sul naso, come fai con il libro ;)

    @ Cicapui:
    mica bruscolini no! Poi a me quello che fa incazzare è che si mischiano i tablet con i reader, come mischiare i frigo con le lavatrici…mah

  4. Gardus
    13 Settembre 2012 at 12:43

    @ Rudy Bandiera:

    Anch’io sono perfettamente d’accordo. Kindle fantastico, non stanca la vista (giusto il fondo potrebbe essere leggermente più chiaro), i libri costano il giusto, batteria infinita, capienza esagerata, è leggero (leggetevi Ken Follett che ha citato @ Cicapui, roba da crampi da quanto è grosso quel mattone…
    A tutti quelli che l’ho fatto vedere l’hanno preso o lo prenderanno a breve, persino mia mamma che è refrattaria alla tecnologia l’ha voluto, soprattutto per la questione peso libri, sia per comodità leggendo a letto sia per andare in vacanza.
    Altra cosa…la grandezza dei caratteri variabile permette anche a chi è debole di vista di leggere senza problemi!

  5. Elena
    13 Settembre 2012 at 14:06

    Feticci letterari. Credo che il passato abbia visto sollevarsi le medesime obiezioni quando fu dismesso il papiro. Ah, come si incazzarono quei bidimensionali degli egiziani.

  6. Rudy Bandiera
    13 Settembre 2012 at 14:43

    @ Gardus:
    e banalmente MERAVIGLIOSO.
    @ Elena:
    quanto sei fikerrima…

  7. lullabyweb
    13 Settembre 2012 at 16:14

    Io amo il mio Kindle, non so più vivere senza.
    Giuro, mi crea dipendenza.
    Lo porto ovunque, ogni attimo libero lo passo con lui :-)
    (E con questo amo i libri, ma che razza di discorso è?)

    Comunque non ho scritto per questo :)
    E’ che volevo offrirmi come fenomeno di studio. Perché a me succede davvero molto più col Kindle che con il libro tridimensionale (AH AH AH :-DD) di perdere il filo.
    Di faticare di più a ricordare quello che ho letto la sera prima e il punto a cui sono arrivata.

    Analizzatemi pure :)
    Solo a me succede?

  8. Gardus
    13 Settembre 2012 at 17:14

    @ lullabyweb:
    Ma se una delle cose belle del Kindle è che non perdi mai il segno…

  9. Cicapui
    13 Settembre 2012 at 18:29

    A me col Kindle succede solo una cosa strana: certe volte non mi ricordo il titolo del libro che sto leggendo! Però non è un problema, schiaccio il pirolino e trovo subito il titolo ;-)
    (si offenderanno quelli di Amazon se chiamo pirolino il tasto?)

  10. Lullabyweb
    13 Settembre 2012 at 19:36

    @ Gardus:
    Forse non mi sono spiegata. Non parlo di perdere il segno ma di perdere il filo.
    Mi capita più facilmente di non ricordare il corso della narrazione, non di perdere il segnalibro.



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