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12 Febbraio 2007

La ricchezza “spudorata” e senza ritegno

di Rudy Bandiera

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Tutti gli anni la rivista Forbes pubblica la lista degli uomini più ricchi del pianeta.

A guardare questa lista di paperoni, secondo me, c’è da farsi venire i brividi.

Hanno dei patrimoni così elevati, così ampi e così smisurati da non essere più eticamente accettabili.

Io sono assolutamente d’accordo sul fatto che se un individuo ha un’idea brillante, riesce ad investirci su e a guadagnarci, sia una cosa magnifica: il cardine stesso della democrazia e del libero mercato.

Se uno riesce a fare i soldi con fatica, impegno ed intelligenza si deve non solo presupporre, ma appoggiare con forza il fatto che diventi ricco.

Sono anche del tutto d’accordo che la proprietà privata (ed il patrimonio ne è una parte fondamentale) sia quasi sacra…….una persona tiene veramente ed in maniera viscerale solo a quello che in qualche modo possiede. Ovvio che si sta parlando solo di possedimenti materiali ;-)

Quello che considero al di fuori dell’etica e della moralità non è il fatto che questi personaggi siano ricchi……ma di quanto lo siano.

Il primo classificato (il mio amico Bill Gates) ed il sesto (Paul Allen cofondatore di Microsoft) mettono insieme un patrimonio….ufficiale…..di 72 miliardi, ripeto SETTANTADUE MILIARDI di dollari.

Più o meno centoqarantamila miliardi di lire…….in Italia (settimo paese più industrializzato del mondo) quest’anno è stata fatta una manovra finanziaria da circa 30 miliardi e ci ha svenato…per avere un’idea di quanti siano 72….

Ora: è giusto, plausibile, etico e pudico che 2 uomini abbiano un patrimonio pari a quello che è l’intero PIL africano?

Non sono un economista, ne tanto meno un santone che vuole fare delle lezioni sul come sistemare le cose: vedo soltanto gli eventi da un punto di vista distaccato e cerco di capire ciò che è giusto e ciò che non lo è. Senza la pretesa di trovare delle soluzioni.

Se questi spaventosamente ricchi uomini lo fossero la metà, e se questo patrimonio rimanente fosse investito in paesi in via di sviluppo staremmo forse meglio tutti.

I ricchi rimarrebbero mostruosamente ricchi ed i poveri avrebbero una possibilità.

Lo so che parlando di queste cose in questi termini si sfiora la banalità….ma secondo me si sfiora solamente.

Se qualcuno è incuriosito qui sotto c’è la famigerata classifica di quelli che non fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. KLASSIFIKA

Buona lettura :-)

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

7 Comments

  1. gattoconglistivali
    12 Febbraio 2007 at 14:27

    a volte penso che ‘possedere’ abbia valso alla nostra specie una sorta di regressione. il possesso del materiale alla fine è un fattore di penalizzazione. un ‘bene’ nel breve termine, ma nel lungo, un impoverimento delle risorse mentali e, se vogliamo, perchè no… di spirito. nello specifico del tuo discorso: il fatto che cancelli e allen possedano più denaro di quanto non basti a sanare il deficit di una nazione, o al continente africa per migliorare la qualità di vita, ma lo possiedano per una sola vita, beh mi fa pensare che se non ne devolveranno una parte a chi potrebbe avere una possibilità in più, spontaneamente e naturalmente… mi fa pensare che forse siamo un pò regrediti, ciAo rudyflag – un bacione.

  2. gattoconglistivali
    12 Febbraio 2007 at 14:28

    a volte penso/rifletto sul fatto che ‘possedere’ abbia valso alla nostra specie una sorta di regressione. il possesso del materiale alla fine è un fattore di penalizzazione. un ‘bene’ nel breve termine, ma nel lungo, un impoverimento delle risorse mentali e, se vogliamo, perchè no… di spirito. nello specifico del tuo discorso: il fatto che cancelli e allen possedano più denaro di quanto non basti a sanare il deficit di una nazione, o al continente africa per migliorare la qualità di vita, ma lo possiedano per una sola vita, beh mi fa pensare che se non ne devolveranno una parte a chi potrebbe avere una possibilità in più, spontaneamente e naturalmente… mi fa pensare che forse siamo un pò regrediti, ciAo rudyflag – un bacione.

  3. gattoconglistivali
    12 Febbraio 2007 at 14:29

    l’altra volta non me lo ha pubblicato. stavolta l’ho pubblicato due volte… dai adesso imparo, prometto. :)

  4. alessia paderiali
    12 Febbraio 2007 at 14:41

    mio carissimo rudy, non c’e niente di piu’ vero in quello che scrivi, ed e’ anche vero che si sfiora il banale, ma solo esclusivamente perche’ e’ un argomento gia’ trattato, non perche’ sia veraente banale, in quanto il problema esiste ancora. cio’ che scrivi rispecchia in pieno l’idea della “globalizzazione”, della quale si e’ tanto discusso e l’unico risultato e’ che come al solito e’ stato interpretato tutto male, conseguenza ?? che la gente pensa che qualcuno voglia privarli dei loro beni per darli ai meno fortunati, ma il concetto della “globalizzazione”, non e’ questo. e’ semplicemente distribuire in modo piu’ corretto queste ricchezze. baci !!

  5. lele
    12 Febbraio 2007 at 14:42

    bravissima,io la penso come te, siamo e stiamo assolutamente regredendo, speriamo però facendolo, che si possano trovare quei valori che non esistono più, sarà sicuramente difficile ma abbiamo l’obbligo di provarci.

  6. ARDU
    12 Febbraio 2007 at 21:22

    stiamo tornando al feudalesimo,rikkezza e potere in mano a poki, tutto il resto è carne da macello. anni 60 una famiglia di 3 persone viveva dignitosamente con uno stipendio,oggi la stessa famiglia ha bisogno di due stipendi e i nonni(non rimbambiti)per seguire il figlio.i preti predikano la karita e poi allungano due mani.non li sento mai dire nomi berluska bil mardok petrolieri bankieri assikurazioni date una perte del vostro capitale perke ci sono migliaia
    di bambini khe muoiono difame ,date l’aumento a quei kani di operai perke no possono piu’ pagare l’affitto.i nostri politici non vogliono i pax perke si va kontro la volonta’ divina, ma è volonta’ divina depenalizzare il falso in bilancio.komunque questi tomi non sono felici, io si.

  7. Rudy
    12 Febbraio 2007 at 21:31

    i pacs contro la volontà divina ma depenalizzare il falso in bilancio non lo è…..saggie parole.
    si è persa di vista la moralità. essere bravi cristiani non vuol dire essere bigotti….ma in italia sembra che nessuno se ne accorga. per primi i politici.
    che skifo :-(



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