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05 Aprile 2007

La lingua dei pensieri

di Rudy Bandiera

pensiero.jpgIeri, mentre tornavo dal lavoro, ho assistito ad una scena che mi ha fatto riflettere: una macchina ha attraversato un incrocio con il rosso pieno, e un autotrasportatore nero che guidava il suo furgone e passava con il verde, ha iniziato ad indicare il semaforo urlando: IS RED! IS RED!!

Da qui mi è venuta in mente una cosa: quel ragazzo straniero del furgone, in un momento di enfasi e di paura, ha gridato in inglese perchè è la sua lingua: di certo sa che red in italiano si dice rosso, ma preso dall’enfasi ha urlato in inglese perchè ha pensato in in inglese.

Io sono italiano, la mia lingua madre è l’italiano e quando penso lo faccio in italiano.

Il discorso vale per tutti: se uno è polacco pensa in polacco, se è tedesco pensa in tedesco e così via. Ricordo che ponendo la questione ad un mio ex collega di fonderia marocchino, che parlava perfettamente l’italiano, mi spiegò che pensava in arabo tranne i termini prettamente “tecnico-lavorativi” che non conosceva nella sua lingua madre…. quelli li pensava in italiano

La domanda che mi pongo è: ma quei poveri bambini che nascono sordi ciechi e muti (quelli sostenuti dall’associazione del Filo d’Oro per intenderci) come pensano, visto che non hanno la possibilità di imparare nessuna forma d’espressione se non quella tattile?

Come possono, queste anime, ragionare e soprattutto sviluppare pensieri complessi e lineari come è consentito a tutti noi?

Senza un mezzo per mettere in comunicazione il tuo cervello con quello che avviene attorno cosa e come pensi?….. e in che forma?

E’ una cosa che mi turba……

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

4 Comments

  1. ARDU
    5 Aprile 2007 at 07:07

    queste sono le tragedie della vita, singolari prsonali, ma pur sempre tragedie che un vigliacco come me vorrebbe sempre evitare di parlarne. non so come pensano, ma vivranno una vita di merda avvolti dall’amore dei loro genitori.queste sono le tragedie che mi allontanano sempre piu’ da dio, facendo di me un ateo. ciao belli

  2. alessia paderiali
    5 Aprile 2007 at 09:15

    Queste sono tragedie che non si possono evitare o prevedere, ma aiutare si, peccato che a nessuno frega niente, perche’ non c’e’ nessun interesse economico dietro. Vergogna !!!

  3. Rudy
    5 Aprile 2007 at 10:29

    queste persone vengono private anche della possibilità di pensare fin dalla nascita. seppur potenzialmente intelligentissime o geniali non potranno mai esprimere quello che hanno nel cervello. quando penso a queste cose mi viene in mente dio e mi chiedo il perché lo permette…..

  4. alessia paderiali
    5 Aprile 2007 at 15:54

    A questo punto, mi viene da pensare che … anche Dio ogni tanto va in ferie o sciopera! Evidenetemente non nel momento giusto!!!



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