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07 Dicembre 2009

Niente inbound link, e la popolarità se ne va

di Rudy Bandiera

Sapete cos’è un “inbound link“? In pratica è un link ipertestuale che punta ad una determinata pagina web. Per fare un esempio pratico se io metto un link al sito NetPropaganda, il sito NetPropaganda avrà un inbound link da RudyBandiera.com.
I link sono ancora, anche se stanno cedendo il passo ad altri mezzi più semantici, la chiave della popolarità, del “ranking” ed in parte del successo di un sito. In pratica quando Google vede che un sito ha molti link in ingresso o inbound link pensa che il sito che viene linkato sia popolare e fornisca informazioni giuste ed interessanti, ed il più delle volte è proprio così.
Questo semplice concetto è la base della tecnologia chiamata SEO e cioè di quell’insieme di tecniche che permettono di portare un sito in cima ai motori di ricerca in base a determinate parole chiave. In pratica TUTTI vogliono molti link in ingresso, il più possibile tematezzati ed inerenti certo, ma se ce ne sono molti è meglio.

Per dirla tutta ero convinto che tutti volessero dei link in ingresso fino a quando non mi sono imbattuto in questo: “E’ fatto divieto di operare collegamenti stabili a questo sito (cioè effettuare un link) senza previa, formale autorizzazione dell’ENIT. L’ENIT si riserva di perseguire ogni abuso al riguardo.”
Sto parlando di quello che si trova scritto nella pagina informativa del sito dell’ENIT (che io ovviamente NON linkerò ma che è questo sito http://www.enit.it/chesito.asp?lang=IT) e cioè l’Agenzia Nazionale del Turismo.
Ora io mi chiedo: sono matti loro o sono matto io?
Come mai non vogliono link? Lo sanno che in questo modo Google non li caga pari?
Qualcuno mi dipana questo dubbio per favore?

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

15 Comments

  1. Farneticone 2.0
    7 Dicembre 2009 at 12:22

    l’Ente nazionale del turismo non vuole turisti tra le palle e quindi è meglio se non li trovano, in Italia funziona esattamente tutto al contrario…

  2. Emiliano Bruni
    7 Dicembre 2009 at 12:55

    C’è anche di peggio.

    http://blog.ebruni.it/blog/2009/03/laccesso-non-e-consentito-part.html

    A quanto pare però, poi si sono resi conto del problema. Almeno loro…

  3. alessadra
    7 Dicembre 2009 at 14:02

    a mio parere hanno paura che qualcuno poi gli chieda qualcosa in cambio, un do ut des che non c’entra nulla con lo spirito dell’intelligenza collettiva e connettiva della rete, ma questi signori credo che non sappiano molto di McLuhan, De Kerckhove, Lévy e compagnia bella… il sito e’ un pugno nell’occhio, orrendi colori grafica, fonts… a mio modestissimo parere di utente. le informazioni (sto navigando nello spazio sardegna) sono parzialissime…
    qui c’e’ un errore ortografico:
    http://www.enit.it/navgraficacomuni.asp?lang=IT&id=14117

    chi lo trova? ;)

  4. Rudy Bandiera
    7 Dicembre 2009 at 16:47

    @ alessadra:
    beh… nemmeno io so nulla di McLuhan, De Kerckhove, Lévy hehehe

  5. alessandra
    7 Dicembre 2009 at 17:27

    @ Rudy Bandiera:

    prrrrrr :-D

  6. Laura
    7 Dicembre 2009 at 19:56

    Probailmente la Banca non ha abbastanza misure di sicurezza…. mi viene da pensare….!! Non potrebbe essere un problema a livello statistico??…. Magari vogliono escludere quelli che entrano dal motore…. Comunque se digitate me… io sono sempre in cima a Google…. a me piace!!! hi hi

  7. Luigi
    8 Dicembre 2009 at 00:38

    Sta cosa che non si può linkare un sito, mi fa un pò incazzare. E come se ti togliessero il diritto alla parola. Sulla rete se togli i link hai eliminato il 50%. Mi è capitato anche un sito di un associazione di consumatori che nega i link in entrata o li concede previa autorizzazione.

  8. Rudy Bandiera
    8 Dicembre 2009 at 09:41

    @ Luigi:
    sono assolutamente d’accordo, è una cosa aberrante, un abominio el Web

  9. alessandra
    8 Dicembre 2009 at 10:15

    Rudy Bandiera ha scritto:

    @ Luigi:
    sono assolutamente d’accordo, è una cosa aberrante, un abominio el Web

    Infatti per come la vedo io ormai il Web, che e’ diventato davvero pop, ha due anime, una open source, corsara, aperta, connettiva, ed un’altra che appartiene ancora alle vecchie logiche dei gruppetti, chiusa, che pone copyright, divieti e bavagli…
    il fatto che il web dal 1993 sia stato prima colonizzato da persone che consapevolmente o inconsapevolmente volevano rivoluzionare la comunicazione e’ stato un gran bene, perche’ sono nati un bel po’ di servizi e piattaforme gratuite, e si sono stabiliti criteri di comunicazione policentrica, peer to peer, mentre le logiche di chi detiene il Potere sono divide et impera.
    Nel momento in cui devo chiederti il permesso per linkarti e’ come se mi stessi dicendo che quello spazio digitale e’ tuo, che ne hai il dominio assoluto… come se fosse un castello medievale, e per entrare devo bussare al portone… invece la rete spero rimanga un colosseo pieno di varchi, di finestre sul mondo e nel mondo.
    e peace and love :) ci vuole alla fine di questo mio post psichedelico

  10. ARDU
    8 Dicembre 2009 at 15:12

    Avete ragione ragazzi. Ma non bisogna scervellarsi per trovare il motivo. Chi ha fatto il sito non ne aveva neanche per i coglioni (gli interessavano i soldi). Chi ha commissionato il medesimo, non ne capiva un cazzo, ed il mistero è svelato, il cittadino ha pagato. Ciao belli

  11. Guadagnare_Online
    22 Dicembre 2009 at 23:42

    Prima di sparare sentenze a caso o dettate da considerazioni più o meno filosofiche su link, backlink, inbound link e i siti che negano i link, sarebbe bene informarsi sulle basi dell’algoritmo di ranking di google. Se vi resta tempo cercate anche informazioni sul googlebombing..

  12. Rudy Bandiera
    23 Dicembre 2009 at 08:35

    @ Guadagnare_Online:
    Grazie mille per il tuo intervento. Io ho finito il post con “Qualcuno mi dipana questo dubbio per favore?” e ti sarei grato che tu lo facessi… nessuno ha sparato sentenze.

  13. alessandra
    23 Dicembre 2009 at 08:40

    Caro Guadagnare online, caro Rudy io rivendico il diritto di trattare anche filosoficamente anzi antropologicamente la questione, del resto e’ il mio mestiere, e’ il mio approccio, e attendo fiduciosa e curiosa notizie sul googlebombing… :)

  14. Rudy Bandiera
    23 Dicembre 2009 at 09:23

    alessandra ha scritto:

    io rivendico il diritto di trattare anche filosoficamente anzi antropologicamente

    HAHAHA risposta straordinaria!
    Ed io rivendico il diritto di sparare sentenze, ekkekkazzo :-)

  15. Sir Vester
    24 Maggio 2010 at 17:08

    E’ evidente la *immensa* arretratezza italica su temi come Internet e nuove tecnologie. Se così non fosse, non si sarebbe mai partorito italia.it (anche se lì era un discorso di magna magna più che di arretratezza culturale).
    Ad ogni modo credo che quello di Enit sia un errore di battitura (infatti oggi non c’è più quella frase). L’errore è semplice, basta sostituire “da” con “a”.
    Stessa cosa dicasi per la banca di Ancona, visto che oggi non è più presente quel messaggio. A volte basta un errore di programmazione del sito e fai la frittata.
    Insomma, nonostante l’arretratezza culturale di cui sopra, trattasi in entrambi i casi di errore.
    Ovviamente – ovviamente – nessuno può impedire a terzi di inserire link.
    Anche perché il web si basa sul concetto di IPERTESTO che a sua volta, guarda un po’, si basa proprio sui link. Sarebbe come se un negozio su strada affiggesse un cartello sulla vetrina con scritto: “è severamente proibito entrare transitando dal marciapiede”.
    Ma LOL :DDDDDD



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