Mi faccio portatore di quella che secondo me è una interessante iniziativa su segnalazione del mio amico Nico. Spero di essere una cassa di risonanza per questa cosa e dare luce a questa semplice ma funzionale idea:
“Perché devono andare sprecati quei 460 milioni di euro per organizzare il voto dei referendum, quando potrebbero essere accorpati con le elezioni europee? Quella cifra potrebbe essere impiegata immediatamente per ricostruire le case degli abruzzesi, le decine di scuole indispensabili per far riprendere l’anno scolastico ai bambini de L’Aquila, rimettere a posto le strade, ristrutturare e rimettere in funzione l’ospedale danneggiato dal terremoto e così via”.
L’articolo originale è a questo indirizzo dal quale si può anche votare una sorta di petizione.
Considera che gli aiuti all’Italia dalla Comunità Europea per le calamità naturali, vengono stimati tra i 70 e i 300 milioni di euro.
Accorpando il referendum alle europee se ne risparmierebbero 460!
E il nostro super-uomo si aggira tra le macerie urlando ai bimbi di farsi portare al mare…
Io dico che siamo in una gabbia di matti.
Si ma dice anche alle signore esposte al sole di mettersi la crema contro le scottature.
E’ un signore… sicuro e da sicurezza.
Infatti io sono sicuro.
Sicuro che quella bottiglia è sempre in frigo…
Il nostro Premier, continua a ripetere che non verranno lasciati soli i terremotati e nemmeno gli italiani che non arrivano a fine mese, ma tra il dire e il fare c’e’ di mezzo il “povero mare”!!! I modi per dare aiuti concreti alla povera gente, ci sono, e lo sanno meglio di noi, ma che, come sempre parlano a vuoto senza mettere in pratica lo sappiamo ancora meglio! Facile dire e parlare, ma quando si tratta di toccare i nostri soldi nelle loro mani…aiutooo!!!!!
In realta’ dicono che il risparmio sarebbe “SOLO” di 176 milioni di euro e che quindi, dato che i soldi per i terremotati ci sono è un risparmio INUTILE.
Intanto oggi, sulle pagine di Repubblica.it, iniziano a trapelare voci di una una-tantum.
Io resto ALLIBITO da tutto ciò.
Eh no… una tantum no! Rifiutiamo gli aiuti da fuori e mettiamo un una tantum? Cazzo…
Franceschini ha detto che in questo momento non vuole fare polemica perchè non vuole dare adito a speculazoni politiche, ma se al super-uomo dai un’unghia lui si prende il braccio.
Forse è il caso di cominciare a picchiare duro.
Dai Dario! Fora i marùn!
In effetti adesso è arrivato il momento della polemica!
Io sono indignata che in Italia le considerazioni politiche passino sempre davanti a tutto! Le due consultazioni, elettorale e referendaria, DEVONO essere accorpate. Dovrebbe dirlo già normalmente il buon senso, ma ancora di più in questo momento in cui ogni euro serve per aiutare l’Abruzzo. Mi fanno schifo!
Infatti il punto è proprio che le dovrebbero accorpare di default… non capisco il perchè tutte le volte si debbano spendere dei soldi per dei capricci di 4 mongoloidi che hanno scranni importanti.
Fossero solo 4…