Sappiamo tutti come funzionano i gruppi con dentro i genitori dei ragazzi di una classe… funzionano MALE. Ognuno dice la sua su tutto, ci si accavalla, alcuni perdono tutte le chat ed alcuni le producono tutte, alcuni non scrivono mai et altri non leggono mai.
Di fatto non sono solo inutili ma spesso diventano una rottura irritante.
Quindi che fare? Visto che non possiamo immaginare di eliminarli ho pensato a 3 soluzioni alternative che potrebbero, a mio avviso, funzionare anche in altri contesti.
1- Chat tematiche WhatsApp
Se tutti facciamo parte di un gruppo è ovvio che parleremo di tutto quello che riguarda quel gruppo, ma il male sta proprio qua perché sarebbe invece opportuno fare chat di “tema”.
Se si deve organizzare la cena di classe (ma anche non di classe) oppure una gita o qualunque cosa, perché non aprire una nuova chat con la stessa gente dentro ma con un fine preciso?
Si moltiplicheranno le chat, certo, ma potremo stare -forse- sereni del fatto che in ognuna ci saranno poche informazioni e saranno inerenti al motivo per cui è nata la chat.
Si tratterebbe di chat di tema, non di gruppo.
2- Liste broadcast WhatsApp
Per crearne una aprite WhatsApp, andate su “nuovo” e fate “nuovo broadcast”. Per chi non lo sapesse le liste broadcast sono liste entro le quali possiamo mettere SOLO persone che hanno il nostro numero in rubrica e che ci permettono di mandare un messaggio unico a tutti al quale possono rispondere tutti ma la risposta la vedremo solo noi, sarà privata.
È come se io mandassi un messaggio singolo a tutti i miei contatti in rubrica ma in realtà lo mando solo una volta e tutti possono poi interagire, ma solo con me.
Molto utile per non creare traffico e casino e messaggi non letti ma funzionale solo quando è una persona che si prendere l’onere di tutto.
Perfetto per cene, gite, ed eventi vari se esiste un individuo di riferimento riconosciuto da tutti.
3- Canali Telegram
Per chi non lo usa spiego che Telegram è un’App molto simile a WhatsApp (ha delle differenze sostanziali ma ve le andate a leggere, qua non ci interessano) che vi permette di mandare chat, fare gruppi (tra l’altro enormi, con 5000 persone… un incubo :D ) ma vi permette anche una cosa fikissima che sono i canali.
Un utente apre un canale. A quel punto tutti, ma proprio tutti quelli che cercano il nome del canale (che so “ChatTerzaB” oppure “RudyBandiera” che è il mio BELLISSIMO canale Telegram con oltre 2300 scritti ;) ) si potranno iscrivere e seguirlo senza la necessità di avere i numeri in rubrica, né di chi partecipa né di chi lo gestisce.
A quel punto tutto quello che l’amministratore scriverà nel canale arriverà a tutti, come un messaggio normale, ma qua avviene la magia… NESSUNO può rispondere.
Dal canale, se non sei il gestore, puoi solo leggere.
Perfetto per le scuole, ad esempio, che possono avvisare per ogni tipo di attività tutti i genitori senza essere ammorbati da inutili chat o da risposte insulse, sincopate e spesso inutili.
Direi che con uno di questi 3 sistemi si potrebbe bonificare la vita delle persone da quello che io o sempre definito la piaga del nuovo millennio, ovvero le notifiche.
Che ne dite?
Sono un divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding.
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