Come sapete mi capita ogni tanto di “ospitare” degli amici, dei lettori o dei commentatori che abbiano voglia di esprimere un concetto o di sfogarsi per qualcosa, ed oggi è la giornata di Wish aka Max.
Riguardo alla politica, alla casta, stiamo tutti qua ad indignarci, a scandalizzarci in loop per ogni cosa, ma abbiamo qualche idea del cosa fare concretamente per abbatterla? Come mai Bersani non è una soluzione vera di governo? Come mai non lo è Grillo? E se non lo sono loro dove possiamo trovare una strada da seguire? Insomma, cerchiamo insieme a Wish aka Max ed al suo ragionamento di capire quale potrebbe essere un modo per raggiungere il dopo casta… sempre che questo sia possibile.
Raccolgo volentieri l’invito di Rudy e mi lancio in un post social-politico con qualche inserto di lovvotica (che non guasta mai).
Sono oramai settimane che viviamo una precarietà politica imbarazzante, il periodo iniziato a luglio è senza dubbio uno dei più bui della storia della repubblica (e chiedo venia se non distinguo tra prima e seconda repubblica, sono restio a copiare definizioni mutuate dalla storia francese che, a mio modestissimo avviso, mal si attagliano all’Italia).
Abbiamo avuto modo di riflettere su forma e sostanza, quando i signori parlamentari si sono presentati alla Camera con le valigie pronte e hanno annunciato di voler riprendere i lavori parlamentari dopo cinque settimane (è appena il caso di ricordare che CHIUNQUE lavori per vivere cinque settimane di vacanza consecutive non le ha mai viste neanche dipinte…), e quando si è iniziato ad intuire che il contributo in termini di taglio alle spese della politica sarebbe stato men che marginale.
Abbiamo avuto modo di riflettere su quanto ondivaga sia la classe dirigente, incapace di portare avanti un discorso coerente e in linea con i dettami del mandato ricevuto, quando abbiamo capito che la manovra avrebbe comportato solo maggiori entrate, e praticamente nessun taglio alle uscite.
Abbiamo avuto modo di tremare, temendo il fallimento del paese, e francamente questo tremore non mi sento di dire che sia completamente passato.
Abbiamo avuto modo di apprezzare come su certi aspetti l’intero arco costituzionale sia compatto, quando si è scoperto che dal 2002 esistono crediti mai esatti dallo Stato a fronte di rate di condono tombale non pagate dalla stragrande maggioranza dei condonati.
Si potrebbe facilmente fare una sintesi di tutti questi esercizi intellettuali, ma a costo di sacrificare un po’ di semplicità, non voglio scadere nel populismo né nella facile demagogia. E quindi inizio con una definizione. Con “classe politica” intendo non l’establishment in generale, ma il sistema che gira attorno a Montecitorio e Palazzo Chigi. Il nostro Parlamento, per la precisione. Mi “limito” a questo, perché la politica locale è diversa.
Regioni, Province, Comuni, sono altra merce, e vanno trattati diversamente. Inoltre, credo che per uscire da questa situazione sia necessario decapitare il mostro; una volta senza testa, il corpo si affloscerà, magari lentamente, ma sicuramente.
La mia tesi è che questa classe politica se ne deve andare a casa. Tutta. Nessuno escluso. Ci sono parlamentari che da lustri siedono su uno scranno, c’è gente che non ha alcuna cultura storica, che è proprio ignorante, ma non nel senso di mancanza di educazione per la civile convivenza, nel senso che non sa le cose, ignora i fatti fondamentali che riguardano la storia repubblicana. E’ pieno di persone che non hanno idee (al netto di come far fruttare il proprio orticello). E soprattutto, TUTTI senza eccezioni sono maestri nel rifuggire le proprie responsabilità. Non ho mai sentito Bersani ammettere che il conflitto di interessi esiste ancora oggi principalmente perché D’Alema ha voluto fare il Presidente del Consiglio. Non ho mai sentito Cicchitto o Bonaiuti o lo stesso Tremonti ammettere che una delle principali cause dell’evasione è la legge sul falso in bilancio. Non ho mai sentito Di Pietro ammettere che senza il viatico del PCI Mani Pulite non sarebbe neanche mai iniziata, e che il “sistema” era noto e stranoto da anni e anni. Né l’ho mai sentito ammettere che Mani Pulite non è servita assolutamente a nulla, e che la politica continua a mantenersi con le tangenti sugli appalti. E potrei andare avanti così per pagine e pagine, ce n’è assolutamente per tutti, per l’intero arco costituzionale, nessuno escluso.
Non credo sia difficile concordare con quanto scritto sinora, ma è a questo punto che nasce il problema. Perché se vogliamo mandare via questa classe politica è necessario pensare ad un ricambio. E il problema sta nel come realizzarlo, questo ricambio.
Grillo inizialmente aveva avuto una buona idea, cavalcando il malcontento del popolo della rete e smarcandosi dalle logiche della politica “istituzionale” per portare avanti poche semplici idee: ricambio forzoso del parlamento (al massimo due mandati), niente vitalizi principeschi a fine mandato, non candidabilità di persone condannate con sentenze passate in giudicato. O meglio, questo è quello che sembrava. Perché nel tempo il movimento di Grillo si è trasformato in una vera e propria formazione politica. Che però allo stato attuale non ha una massa critica con la quale poter dialogare. E probabilmente non l’avrà mai, perché Grillo ha dimostrato di essere un altro “mangione” in pectore, uno che alla fine è interessato solo ad ottenere un seggio dal quale esercitare il proprio micro-potere. L’espressione più evidente di questo intento si è avuta al momento dell’elezione di Pisapia, immediatamente definito Pisapippa per timore che potesse sottrarre consensi preziosi. Questo non è mettersi al servizio della comunità, questo è bieco, normalissimo interesse di bottega. E non c’è proprio nulla di innovativo in questo, e mi azzardo a preconizzare che questa disvelata mancanza di insarà la tomba del movimento.
E allora? Come si può uscire da questo tunnel?
Provo a dire la mia, ma l’idea è quella di stimolare un dibattito.
Io credo che la politica sia necessaria. Credo altresì che la democrazia rappresentativa sia la migliore forma di governo che possiamo immaginare. Pertanto penso che il sistema debba essere scardinato dall’interno. E’ necessario mettere in campo una formazione politica nuova, che sia rappresentativa di tutti coloro che non si sentono rappresentati, che vada a prendere voti nella ENORME sacca degli astenuti e degli indecisi. Questo si può ottenere nel momento in cui si riesce a passare il messaggio iniziale di Grillo, cioè che chi decide di far parte del gioco lo fa per spirito di servizio, mettendosi a disposizione della comunità, per il bene di tutti e soprattutto delle generazioni future, senza interesse privato. Serve anche un approccio diverso, per cui la rete può e deve giocare un ruolo fondamentale. Mi piacerebbe veder nascere un nuovo partito che faccia informazione con la rete, che conquisti il territorio anche usando i social network, che sia capillarmente presente per il tramite di volontari che possono costantemente essere in contatto tra loro usando Skype. Un partito dove sarebbe naturale mandare avanti chi ha più credibilità e più appeal sul piano etico e morale. Dove le primarie non sarebbero una novità epocale, ma una normalissima forma di confronto.
Che ne pensate?
PS: se qualcuno si domanda dove siano gli inserti di lovvotica che avevo promesso, vi rispondo come mi ha risposto Rudy a mia analoga perplessità (e Rudy è il PROFETA della lovvotica): il Lov fluisce in modo automatico… è una forza della natura, non è necessario nominarlo per scatenarlo ;-)
Beh, se vi va di dire la vostra noi siamo qua ad ascoltare, e mentre dite la vostra ricordate che domani, a proposito di Lovvotica, io sarò al Romagna Camp a parlare di… Lovvotica :)
Ci vorrebbe una politica fatta da numeri e non da parole. Vediamo politici durante le campagne elettorali che in tv si scaricano le colpe senza mai ammettere un responsabile (scarica barili). Se al posto di un contratto con gli italiani i politici avessero un tabellone numerico da far crescere e da far vedere ogni mese agli italiani; penso che tutti noi possiamo capire meglio se mantenere il governo attuale o votarne uno nuovo.
Il sistema e sbagliato alla base. Vorrei solo un bel tabellone dove dicono: Nel 2011 l’Italia ha incassato tot dalla tassa IRPEF, tot dall’IVA, tot dalle autostrade, Tot dal gioco d’azzardo;ecc…. rispettivamente i comuni hanno incassato tot ICI, tot dalla tassa sulla spazzatura ecc…. Abbiamo investito i soldi dell’IVA in, i soldi dell’irpef in ecc…. Ciò ha prodotto un profitto o un debito di. Abbiamo aumentato o tagliato i fondi all’istruzione, carabinieri, polizia e sanità di…. Abbiamo fatto x numero di leggi per i lavoratori e x numero di leggi per le imprese che prevedevano ecc… Mi volete ancora votare oppure mandiamo avanti un altro?
Basta alle parole ci vogliamo dati ufficiali pochi e chiari che ci fanno capire realmente la situazione. Basta dire che l’italia è solida sono parole dimostratecelo se è così solida come dite… Oppre le uniche cose solide che ci sono in italia sono tutte le aziende dei politici e della lobby?
Sono assolutamente d’accordo! Il problema però è la realizzazione pratica… credete davvero che tutti coloro che scaldano gli scranni inParlamento siano disposti a farsi mandare a casa senza lottare con le unghie e con i denti per poter mantenere costante quel flusso ininterrotto di prebende che passa nelle loro tasche ogni mese? Io penso di no, penso che senza una qualche specie di rivoluzione le cose resteranno così e che loro faranno di tutto per manovrare e fagocitare nel sistema le persone di buona volontà che dovessero entrare in politica, vanificando ogni sforzo da parte nostra. Ma magari un sistema esiste, forza, dite la vostra.
questa collaborazione….ha generato il miglior post….della storia dei post…
http://www.youtube.com/watch?v=0ppPYcEXIwM
per non smentirmi…un ot….che ot non e’…..
complimeti ragazzi !!!!
la enne….e’ stanca pure lei……
no ….cioe’ complimenti !…..
@ UN-SEO-INCAZZATO:
Ottima idea anche per una campagna elettorale dell’ipotetica forza da creare: raccogliere dati e numeri e fare un piano CONCRETO di azione dichiarando gli obiettivi da raggiungere e le azioni da mettere in campo per raggiungerle. Anche questo può essere fatto con pochi elementi chiari e concisi.
@ Cicapui:
Beh intanto si potrebbe iniziare ad abbattere il porcellum. E poi creare una formazione politica agile, fortemente orientata all’uso del web. E poi presentarsi alle elezioni e fargli il bip a paiolo :-D
@ cristina:
*si inchina accettando graziosamente complimenti e doni musicali*
@ Wish aka Max:
Io ci sto! Wish, se ti presenti alle elezioni io ti voto! Sono davvero disgustata da questo sistema e se da questo tuo post esce qualcosa di buono che vada oltre le parole sono disposta a sostenerlo con tutte mie forze! Ma non deve essere qualcosa legato ai partiti, dovrebbe essere un movimento capace di unire tutte le persone di buon senso e motivate, senza guardare alle tendenze politiche. Credo che l’onestà e il buon senso dovrebbero essere i requisiti fondamentali per chiunque si proponga di guidare il paese
@ Cicapui:
Attenzione all’effetto Grillo però… io credo sia importante riconoscersi in un programma, senza attribuirsi una bandiera (sinistra-centro-destra) ma avendo comunque una connotazione. L’idea è di candidarsi a governare, non a sfasciare. Altrimenti si fa la fine del movimento cinquestelle
10 piu’ a tutti. Ho sempre amato la politica, ma non essendo uomo da compromessi ne sono rimasto al largo. Approvo e vi seguiro’ passo, passo, dove e quando potro’ daro’ il mio contributo. Se la cosa dovesse avere un seguito ardu scomparira’ e mi firmero’ con il mio vero nome. Low a tutti
Cavolo avevo scritto una bella risposta!!!! Si è bloccato il sito!!! Noooo non ho voglia di ricominciare!!!!
@ Laura:
nooo! Dai dai, riscrivi, ti pregooo!
Sarò breve: non cadere nella stessa trappola: un nuovo moviemnto di protesta si trasforma invitabilmente in un nuovo partito magna-magna…..(vedi Grillo che tu hai citato)…. Io sono per una democrazia diretta più che rappresentativa, bisogna eliminare più passaggi intermedi possibili…. e come quando acquisti un prodotto al supermercato perchè ti costa così tanto?? (perchè la filiera è troppo lunga)….Le persone devono avere criteri di eligibillità (chi ha pendenze penali o conflitti d’interesse non può essere eletto), test di ammissione (ne facciamo tanti noi per avere uno straccio di lavoro!!!) almeno di cultura generale, non è possibile avere doppi incarichi, due mandati sono più che sufficienti, creare la figura di un vice-presidente del consiglio che lo possa sostituire in caso di decesso o scoperta di qualche “magagna”, dimezzamento del parlamento, adeguamento degli stipendi alla media europea (siamo in europa solo per le cose negative che riguardano i cittadini??? vedi innalzamento età pensionabile), nessun vitalizio e nessun servizio gratuito come cinema, treni, aerei ecc….Ma per fare questo ci vogliono teste nuove e purtroppo il sistema è stato costruito dai nostri politici per poter “rigenerarsi” sempre con i soliti “noti”….e allora? Se con il voto non possiamo (perchè il sistema di conteggio ce lo impedisce) cambiare questa dittatura mascherata da democrazia, bisogna passare alle maniere forti…. mi dispiace dirlo ma qui ci vuole un nuovo 11 settembre che colpisca in maniera mirata e intelligente…. :) :D Lov and Peace a tutti!!…:D
Anche io avevo scritto un post lunghino ma è andato a ramengo (credo, oppure Rudy mi ha deletato hi hi)ma essendo abituato ad essere cassato ho salvato il tutto è mò riprovo:
L’argomento è tosto e lovvabile, le soluzioni preconfezionate chiaramente non ci sono (o almeno nella mia ignoranza non le vedo) un’idea però la posso proporre ed il momento è quello adatto (sono in pausa pranzo):
Open Source (http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source):
In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L’open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
Partendo da questo presupposto e ribaltando l’ultima parte di Wish aka Max (una formazione politica nuova, che sia rappresentativa di tutti coloro che non si sentono rappresentati – utilizzo della rete per comunicare e mettere in contatto i cittadini/votanti) propongo l’utilizzo della due più grandi e migliori risorse della Rete (la collaborazione e la condivisione) per creare una comunità virtuale i cui componenti, nelle loro migliaia di sfaccettature e competenze, diano vita alle regole di un “ideale” nuovo partito, a valori a cui attenersi, ad un programma di governo che possa essere portato avanti da chi (politico di professione, cittadino o pazzoide) si rende disponibile a seguire quanto “deciso” dalla moltitudine di peer di cui quella galassia sarebbe composta.
Ohhh ach viaz! (tradotto dal ferrarese “ma che viaggio ti fai?”)
Eppure il viaggio della “collaborazione peer-to-peer” (la produzione paritaria di Benkler http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_paritaria) non ha dato origine solo “all’orrendo e illegale” file sharing di opere protette (causa di tutti i mali del mondo, compresi quelli di nonno Silvio) ma è un metodo di produzione che ha originato anche Linux, Wikipedia, Slashdot, SETI@home, Sourceforge, Pirate Bay, OpenStreetMap (cito i primi che mi vengono in mente) mentre i progetti di Crowdsourcing (comunità che svolgono in maniera collaborativa compiti complessi http://it.wikipedia.org/wiki/Crowdsourcing esempi http://www.crowdsourcingnetwork.it/mediawiki/index.php/CrowdSourcing_Network_-_Pagina_Principale) e di Crowdfunding (processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per supportare gli sforzi di persone ed organizzazioni http://it.wikipedia.org/wiki/Crowd_funding esempi yanfry.wordpress.com/2010/05/07/filosofia-del-p2p-nella-societa-e-nelleconomia-moderna/) coprono sempre più aspetti della nostra vita e coinvolgono già milioni di persone in tutto il mondo.
Ma va là fuma ad men, drugà! (tradotto dal ferrarese “inala meno sostanze stupefacenti, drogato!”)
Forse dovrei farlo (dati i costi) ma credo davvero che le potenzialità del Web siano a tutt’oggi appena sfruttate dalla popolazione mondiale così come credo che la Politica possa davvero essere fatta dai cittadini per i cittadini e che dal punto di vista tecnico i mezzi per ottenere ciò ci siano già tutti, serve solo un “salto di qualità” nella nostra mentalità e nella nostra volontà per ottenere questo risultato.
Byez.
@ yanfry:
eri finito in spam, anche questa volta! hai messo tropppi link ed il sistema si è incazzato ;) Ma adesso sono stato attento. Grazie per il tuo commento
@ Rudy Bandiera:
grazie per avermi recuperato dalla spazzatura, ora mi seno molto “green-differenziato”
@ yanfry:
mi spiace per averti precedentemente rottamato…. bello questo avatar ;)
@ yanfry:
dalle mie parti si dice
abbbravo!!!
era questo che intendevo con potenzialità della rete
Adesso mi vedete??? hi he he :)
@ Laura:
Ho aspettato a rispondere perché volevo avere un po’ di tempo e di calma a disposizione.
I temi che metti sul piatto sono molti, cerco di andare sui principali.
Democrazia diretta vs democrazia rappresentativa.
Francamente penso che la democrazia diretta non possa funzionare granché, soprattutto perché prevede che la stragrande maggioranza della popolazione sia in grado di prendere decisioni per il bene della collettività. Ergo che sia informata. Ergo che legga. Ergo non qui.
(mi permetto sommessamente di far presente che il costo indotto dai passaggi da ingrosso a dettaglio è solo marginale rispetto a costi come quelli pubblicitari o quelli di trasporto)
Sui criteri di eleggibilità sono solo parzialmente d’accordo. La preparazione e la cultura sicuramente sono importanti, ma non si può non consentire a chiunque di partecipare all’agone politico, altrimenti si tradisce il concetto stesso di democrazia rappresentativa.
Quel che è certo è che la questione morale deve diventare un punto centrale, e quando parlo di questione morale la intendo all’anglosassone, in modo che anche qui, FINALMENTE, se in un’intercettazione esce fuori che qualcuno dice che l’Italia è un paese di merda, beh si DEVE dimettere. Per cui ben venga la non eleggibilità per chi ha il casellario giudiziale men che immacolato. In fondo, lo si chiede immacolato per svolgere un qualunque lavoro ministeriale, non lo si dovrebbe chiedere per chi ci governa?
Ultimo il punto sulla rivoluzione.
Premesso che non credo alle bombe intelligenti, neanche quelle rivoluzionarie, perché nella loro scempiaggine mascherata da intelligenza comunque fanno strage non selettivamente, forse i tempi potrebbero essere maturi per una rivoluzione. Ma, ahimé, credo non siano pronti gli italiani, per questo.
@ yanfry:
Quello che tu hai descritto è esattamente quanto avevo in testa.
Vorrei fare un passettino in avanti, distinguendo due categorie di progetti collaborativi.
Uno è un progetto organizzato, possiamo prendere ad esempio Linux, o MySQL (prima che lo comprasse Oracle). Progetti organizzati dove deve esistere un coordinamento centrale che “assegni” i vari task a gruppi o individui, mantenendo la progettazione e la pianificazione centralizzata.
L’altro è un progetto dove, sfruttando un’infrastruttura o una piattaforma messa a disposizione della comunità, qualunque membro della comunità può contribuire. All’organizzazione centrale resta il “controllo di qualità” in merito alla bontà del lavoro eseguito dal singolo. Come esempi ci sono Wikipedia e OpenStreetMap. Dei due forse il secondo è ancor più significativo del primo, visto che basta un telefono con il GPS per mappare quartieri o paesini interi.
E quindi sì, un wiki per condividere idee, un blog per informare, un forum per discutere, twitter per comunicare (hashtag provenienti dal blog), facebook per divulgare. Primarie per email, o con un sito dedicato a prova di hacker. Attivisti e simpatizzanti divisi solo dal tempo dedicato al wiki.
Insomma la rete come protagonista del supporto e della logistica, le salmerie del ventunesimo secolo diventano il web…
E’ probabilmente troppo romantica questa visione, me ne rendo conto… ma se si perde anche il romanticismo e la speranza, allora vuol dire che è proprio finita…
@ Cicapui:
@ ardu:
Io sono troppo vecchio, non riterrei giusta la candidatura che inneggia al rinnovo di un ultracinquantenne… servono quarantenni d’assalto, io posso lavorare dietro le quinte, e se son rose, fioriranno anche sotto la neve, come dice una persona a me cara… nel senso che se avanzasse un posticino lo considererei molto seriamente. Ma la prima linea di sfondamento deve essere di giovani.
@ Wish aka Max:
Qui non si tratta di differenza tra ingrosso e dettaglio… guarda quanto è costata ad. esempio alta velocità in Spagna (AVE) e quanto in Italia…. Differenze colossali proprio per i tremila passaggi e tutti nella filiera devono “mangiare”…. Questo vale per qualsiasi impresa dai mezzi di trasporto alla sanità ecc. La democrazia diretta non è perfetta ma sicuramente migliore di quella rappresentativa e ne abbiamo un esempio tutti i giorni in Italia da… 50 anni!!!…. Con più deleghiamo con più rischiamo di ritrovarci dei rappresentanti…. “poco puliti”…Chi ha incarichi di alta responsabilità, di guida del paese nelle scelte economiche, politiche, sociali deve avere delle competenze come in qualsiasi settore della ns. società COMPLESSA…. andresti a farti operare da un chirurgo che non è laureato in medicina?…Ti faresti assistere da un avvocato che ha fatto la terza media?? Ho parlato di un semplice test di cultura generale magari… con la “multiple choice” non di risolvere un sistema matematico a tre incognite o l’applicazione di un algoritmo!!!…Ho parlato di “bombe intelligenti” in maniera ironica visto che quando c’è una guerra si parla sempre di questa “nuova tecnologia”…. Purtroppo io vedo che per azzerrare tutto nel nostro paese ci vorrebbe veramente qualcosa di forte…. perchè con il resto ci abbiamo provato non funziona… questa classe politica a-morale è incollata alla sedia con la colla….: )
@ Wish aka Max:
Sei vecchio???? Pensavo fossi…. un ragazzino 30enne!!! :)
@ Laura:
Perdonami ma non sono d’accordo quasi su nulla. L’analisi che tu fai dell’eccessivo costo della TAV è secondo me riduttiva e semplicistica. I tremila passaggi di cui parli francamente non li vedo. Quello che vedo è che i capitolati sembrano scritti dal mio gatto, per cui esistono moltissime varianti d’opera. Inoltre, non mi è evidente che tutti i controlli sulle massime percentuali di subappalto siano effettuati.
Sui rappresentanti poco puliti. Chi ha incarichi di alta responsabilità deve avere capacità di visione strategica, e capacità di scegliere collaboratori in grado di attuare le strategie. Per dirigere un ospedale non mi serve un cardiochirurgo in grado di fare operazioni a cuore aperto, mi serve un manager in grado di scegliere il miglior cardiochirurgo e farlo fruttare.
Il problema non è il test di cultura generale, nei ministeri ci sono (alla faccia di Brunetta) fior di tecnici e fior di menti in grado di fare tutto ciò che è richiesto per rendere operativa una strategia. Il problema è avere le idee, la visione.
Ti ho seguito nella metafora delle bombe intelligenti perché non credo semplicemente che una rivoluzione di qualunque genere possa portare a un risultato positivo. La probabilità di cadere dalla padella nella brace, finendo in un regime di colonnelli, è elevatissima. Meglio tentare di cambiare dall’interno.
Oggi Grillo ha fatto una cosa giusta, bisogna riconoscerlo, richiamando l’attenzione sul disegno popolare che sta ammuffendo nelle “segrete del palazzo”, corredato da 350.000 firme di cittadini che hanno il diritto costituzionale di vedere la legge discussa in parlamento.
Ecco, la cosa sulla quale sono d’accordo con te è che questi politici sono come cozze…
@ Wish aka Max:
Sono due visioni completamente diverse…. non mi riferivo ai costi della TAV che non si capisce ancora se partirà oppure no… e comunque il prezzo lieviterà ancor di più… Più che altro a quella specie di freccia-rossa che chiamamo alta velocità…. I costi che lievitano in italia sono sotto gli occhi di tutti e le inchieste operate dai giornalisti di report e programmi simili mi sembrano veritiere….Il manager in grado di scegliere il miglir cardiochirurgo dovrà avere delle compentenze in cardiochirurgia altrimenti sono capace anch’io…!!! Non è abbastanza leggere il Altrimenti qui finiamo come al solito (l’Italia è un chiaro esempio!) che ognuno svolge il lavoro che non gli compete o per il quale non ha nessuna attitudine: ci sono i più fortunati che con le loro “conoscenze” si sono piazziati nei posti migliori mentre quelli che non hanno agganci si ritrovano a fare…. un lavoro di merda (e scusa il francesismo!) sottopagato ….. Certo neanch’io voglio un’altra dittatura… ma non so come se ne esce da questo paese… visto che i ns. politici riescono a superare qualsiasi terremoto….!!! :) :)
era: non abbastanza leggere i CV… mancava in pezzo… :)
La mia tesi è che questa classe politica se ne deve andare a casa. Tutta. Nessuno escluso.
ma come? come? non sarà un nuovo partito. la rivoluzione! dobbiamo destituirli con la rivoluzione! prima di riuscire a creare un nuovo partito, portarlo alla maggioranza etc etc si sarà contaminato, sarà partito per se stesso e come al solito il popolo sarà trombato, con molta lovvotica, nella natica.