Nel paese del Dragone è stato avviato il “Social Credit System” ovvero un sistema di “credito di fiducia digitale” per i cittadini: se saranno bravi verranno ricompensati con premi come buoni spesa o prestiti agevolati e se no… si abbasserà la velocità di navigazione e verranno (probabilmente) chiusi gli accessi a certi servizi come treni veloci o voli.
Per ora è facoltativo ma visto i premi succosi, le genti accorrono bullandosi del proprio “punteggio di fiducia”, che viene calcolato da un algoritmo in base a 4 fattori (spiego TUTTO BENE nel video) che sono:
– Credito (il tizio paga le bollette?)
– Adempimento (rispetta i contratti in essere?)
– Verifica info personali (è un fake?)
– Comportamento (si comporta bene…?)
Se “qualcuno gioca videogiochi per dieci ore al giorno, non sarebbe ben giudicato, mentre chi compra pannolini è genitore e quindi responsabile” dice Li Yingyun di Sesame.
Al di là dello sconcerto, una cosa parzializzata e simile a questa è utile e già in atto (siamo già soggetti a feedback e se uno non rispetta i contratti è bene saperlo) ma i “comportamenti” sono qualcosa che mi fa impallidire. Dove finisce un hobby et inizia una mania e soprattutto, chi lo decide?
I nostri rapporti e modi di vivere (la libertà et il libero arbitrio) possono essere condizionati da un algoritmo di cui non possiamo scrivere le regole?
Sono un divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding.
Per la mia biografia, informazioni su di me e contatti vai alla pagina info
—
Le 7 regole per vivere online | TEDxBologna | Rudy Bandiera