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26 Aprile 2010

Atti vandalici e poliziotte che se ne fregano

di Rudy Bandiera

Esco dalla piscina comunale, mi avvicino allo scooter e mi accorgo subito che qualcosa non va: sul cruscotto trovo delle cartacce, delle briciole, del nailon, e poi vedo degli strani fili uscire da sotto la sella. Allora apro appunto il sotto sella e dentro al mio casco trovo un rotolo di nailon e scotch, come se qualcuno avesse voluto farmi uno scherzo.
Mi innervosisco un bel po, mi guardo in giro ma niente: accendo il Burgman e parto ma appena accelero mi rendo conto che il mezzo è “storto” che il telaio è stato piegato o deformato o che cazzo ne so io poi, con sconcerto, mi rendo conto che il mio scooter fa… fa della musica!
Insomma, qualche idiota l’ha preso di mira ed ha collegato uno stereo ai freni, e quando freno oltre ad accendersi gli stop parte questa musica da una cassa sotto la sella.
Ok, qua mi tocca andare dalla Polizia a denunciare la cosa, perchè non si tratta di semplice vandalismo ma di accanimento nei miei confronti, qualcuno ce l’ha con me, mi rovina lo scooter e non si fa trovare.
Trovo una poliziotta in servizio in bicicletta (in bicicletta?), la fermo ed inizio a spiegarle che cosa è successo e sta stronza, mentre le sto raccontando, invece di ascoltarmi si mette a parlare con tre sue amiche che trova li, vicino alla piscina.
Aspetto un po ma lei niente, non mi caga allora “vaffanculo” penso io e vado direttamente in assicurazione per vedere se si può fare qualcosa: in assicurazione una impiegata nuova mi dice che non ci sono problemi, che sono coperto per gli atti vandalici e che mi sistemano lo scooter ma prima, ovviamente, lo devo portare da un meccanico.
“Ok, che due coglioni una giornata persa” penso io ma andiamo su, andiamo dal meccanico che mi dice che mi sistema tutto ma che vuole metà dei soldi dell’assicurazione in contanti.
“Ma porca troia” penso io “mi sembra di essere in un sogno, uno di quei sogni del cazzo in cui sei impantanato ed ogni cosa che succede è un equivoco o un problema“.
Va beh, io cambio meccanico e vado da uno che sta in un magazzino mezzo diroccato, un cesso di posto che quando arrivo lui sta pulendo con una macchina pulisci pavimenti industriali poi… poi mi sono svegliato.

Devo smetterla di mangiare il sushi alla sera mi sa, oppure è la primavera che arriva… buh. Quello che è certo è che il mio amico Ferra quando eravamo sbarbati diceva “ho sognato di essere in un sogno, dentro a un sogno, dentro a un sogno…” e adesso capisco cosa voleva dire, comunque quella poliziotta era una stronza.

Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)

22 Comments

  1. ARDU
    26 Aprile 2010 at 09:52

    Caro amico tu sei pericoloso, pericoloso per te stesso. Non hai il fisico, è scontato, ma tu continui ad ignorarlo. I vigili e i poliziotti sono cosi’, disinvolti, mi è capitato, che da sveglio, stavo parlando (educatamente a bassa voce) con un poliziotto, e lui si e girato dandomi le spalle, che bello, poi dagli fiducia. Ciao belli

  2. Nico
    26 Aprile 2010 at 10:08

    Bella l’idea della musica collegata ai freni. Che musica era? Quella di Apocalipse now?

  3. Rudy Bandiera
    26 Aprile 2010 at 10:11

    @ Nico:
    No no, credo fosse rock o roba chitarrosa comunque…

  4. Nico
    26 Aprile 2010 at 10:17

    Bello eh, mangiare jappa a stufo con 23 euro… ;)

  5. Rudy Bandiera
    26 Aprile 2010 at 10:22

    @ Nico:
    Ah si! Eravamo in 3 ed ho pagato io, quindi è stato meno bello (visto che abbiamo anche bevuto quindi non sono stati 23) ma il posto mi piace!
    Bella dritta, grazie amico!

  6. jack 3 mani
    26 Aprile 2010 at 10:26

    Rudy mangato; è l’ effetto del sushi sicuro: motorino con riff di chitarra ogni frenata, poliziotte cicliste e svagate, ci manca un tostapane parlante e il sole che ride, mentre, novello Dr. Slump, arranchi tra la burocrazia ferrarese ed è fatta una puntata di Arale.

  7. Ferra
    26 Aprile 2010 at 10:39

    Haha in un sogno dentro un sogno. Io sono 37 anni che aspetto di svegliarmi ;-)

  8. lucio
    26 Aprile 2010 at 11:00

    Fantastica la cosa della musica collegata ai freni, io l’avrei lasciata così!

  9. nickycino
    26 Aprile 2010 at 11:15

    Ahahahahhaha, forte, ci avevo pure creduto alla musica, certo pensavo al tempo che ci vorrebbe per fare una cosa del genere ma, cavolo, troppo bello, se fosse successo a me sul serio, non l’avrei fatto riparare! :)

  10. Pam
    26 Aprile 2010 at 11:45

    Non ci posso credere, ma sei pirla anche nei sogni? Insomma ti regalano lo scooter più figo che si possa avere, e hanno addirittura il buon gusto di far suonare musica rock anzichè cristina d’avena (come avrei fatto io) e tu fai tutto quel casino? Non ci siamo fratello :)

  11. Alextony
    26 Aprile 2010 at 11:47

    ahahahahah bellissima!!! Una dieta ricca di ciccioli puo’ essere la causa di incubi notturni. E’ indicato abbinare a questa dieta del lambrusco perche’ scioglie i grassi… :-D

  12. Rudy Bandiera
    26 Aprile 2010 at 13:16

    In realtà avevo davvero mangiato il sushi! Ma forse è stato il pinot grigio a fregarmi, chissà…
    Comunque ragazzi mi ha appena telefonato, ripeto TELEFONATO, il noto commentatore di questo blog, sir. Listone.
    No qua non si scherza mica eh, e stasera ci si trova per un aperitivo mi sa :)

  13. Nico
    26 Aprile 2010 at 14:19

    Sonoci!

  14. D0kt0R
    26 Aprile 2010 at 17:08

    A prescindere dall’effettiva causa, ovvero l’abbondanza di abomini alimentari che il nostro anfitrione continua sistematicamente a depositarsi in quell’area compresa tra l’esofago ed il colon sigmoideo, sarebbe affascinante provare a dare un’interpretazione psicologica al sogno testé raccontato: innanzi tutto è da evidenziare, nella narrazione, questo bizzarro collegamento tra i freni e la musica, che rappresentano senz’altro il conflitto tra super-io ed es: in breve, è dimostrazione del fatto che quando il nostro sta per fare una qualsiasi cosa il cui risultato sia dubbio (rappresentata dal gesto di frenare), si sente spronato a perseverare nell’errore (rappresentato dalla musica). Questo si traduce in uno dei mantra di Rudy, che si riassume in “quando devo fare una cazzata, la faccio da professionista”. L’episodio della poliziotta, degno di un “Diavoleide” di Bulgakov, oltre ad essere causa diretta dell’eccesso di fritti prima di coricarsi, indica indubbiamente una palese insofferenza nei confronti dell’ordine costituito: questo è per Rudy lento, indisponente ed inefficiente ed è anche una probabile conseguenza dell’aver urtato il comodino con la testa mentre si lanciava dall’armadio della camera da letto travestito da Batman, mentre si dedicava ad un improbabile roleplaying con la propria compagna: certo, in quell’occasione né le radiografie né le TAC non indicarono alcun problema, e l’unico sintomo presente era una curiosa forma di afasia, poiché il nostro non era in grado di comunicare, sebbene sorridesse quando si battevano le mani (un po’ come i neonati): senz’altro si potrebbe parlare di regressione, ma sto divagando. Tornando al sogno, il circolo vizioso burocratico, assicurazione-meccanico, infine, causato sì dal deposito del Frizzoro sul fondo della bottiglia, indica un chiaro disturbo dell’attenzione, che rende Rudy incapace di concentrarsi su di un compito senza ricorrere con discreta frequenza alla fruizione di siti contenenti procaci signorine intente a mostrare le proprie grazie (questo è il momento, da contratto, in cui il post contiene la parola “tette”): in questa maniera si crea una perdita della memoria a breve e lungo termine, facendo si che il nostro viva una sorte di eterno presente. La conclusione di questa mia logorroica interpretazione è lapalissiana: Rudy Bandiera si sta trasformando lentamente in Homer Simpson, e l’opera è quasi compiuta: insomma, signori e signore, se ora Sigmund Freud fosse qui direbbe “Ho 154 anni e me li porto bene!”.

  15. Rudy Bandiera
    26 Aprile 2010 at 17:12

    @ D0kt0R:
    dio santo, come sono fiero di conoscerti.
    Non ho capito un cazzo, a parte la parola tette, perchè da quando ho sbattuto con la testa contro il comodino ho dei problemi, ma quello che hai scritto mi piace da morir.
    Io ti ho sempre amato.

  16. D0kt0R
    26 Aprile 2010 at 17:19

    Ti ringrazio: è che oggi sono particolarmente preso da quel grande vuoto compreso tra l’inizio e la fine della giornata lavorativa, pertanto mi sembrava giusto provare ad interpretare un “Rudy Bandiera unplugged” (nella versione “Live in Poggio Renatico”).

  17. Laura
    26 Aprile 2010 at 17:20

    Mai daiii Rudy… e io che ci tsavo credendo e immaginando la scena!!?? Come quella del ritiro dei pantaloni al centro commerciale… :) :D

  18. Rudy Bandiera
    26 Aprile 2010 at 17:23

    @ Laura:
    HAHA quella però era vera :-D

  19. MjK
    26 Aprile 2010 at 23:14

    ahahaha, la musica quando freni è fantastica, sarebbe veramente bello da fare come scherzo ahaha

  20. Elena
    27 Aprile 2010 at 08:15

    Rudy Bandiera ha scritto:

    …mi rovina lo scooter e non si fa trovare…

    Beh certo, perché è noto che da sempre i vandali, dopo aver devastato un mezzo di proprietà altrui, lasciano una foto ricordo con numero di telefono e autografo se hanno fretta, altrimenti aspettano pazientemente vicino al corpo del reato presentandosi a sorriso aperto per rendere più agevole lo “sgarramento” dei denti…
    :-) :-) :-)

  21. Rudy Bandiera
    27 Aprile 2010 at 10:32

    @ MjK:
    eccerto! Ma io sono fantasioso :-D
    @ Elena:
    Hehehe farò sapere al mio inconscio della tua elaborata analisi ;)

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