Qualche sera fa ho guardato X Factor. Non lo vedevo da tempo, ho saltato diverse edizioni e una cosa mi ha colpito molto rispetto al passato.
Al di là del format e delle canzoni, a livello linguistico e comunicativo una cosa è cambiata moltissimo in questa edizione: in quelle precedenti un “bacchettonismo” spinto bippava gran parte delle parole che venivano definite, da non so chi e in base a cosa, sconce.
Parole del tutto comuni come potrebbe essere il termine “palle” veniva bippato così come tanti altri. Le frasi “è una rottura di p***e” o “hai avuto una botta di c**o” erano tutte categoricamente e, a mio avviso, assurdamente, censurate.
L’altra sera, al contrario, ne ho sentite di ogni. Dai va******o ai ca**o passando per ogni genere di parola volgare, senza alcun beep e anzi, con una spinta in questa direzione da parte dei conduttori. Proprio accentuate, con una sorta di centralità nel discorso.
Ora, premetto che ho 51 anni, ne ho passati molti in una fonderia e non è che mi sento turbato da un linguaggio che considero del tutto NORMALE nella vita quotidiana. Mi piacciono anche molto i giudici quest’anno, tutti, e adoro Jake la Furia che trovo simpaticissimo, ma davvero tanto, ho riso molto ieri sera, tuttavia, quello che mi chiedo è dove stia il confine tra il linguaggio di una trasmissione televisiva di questo tipo e il linguaggio della vita di tutti i giorni.
Se trovo assurdo censurare la parola “palle” trovo ancora più assurdo che ci sia un boost esagerato sulle volgarità, come a sottolinearne l’importanza.
Capisco che il linguaggio comune sia colorito come quello dei conduttori, ma penso anche che un programma televisivo non debba necessariamente riproporre il linguaggio comune. Non stiamo parlando di neorealismo, stiamo parlando di un concorso canoro televisivo.
Educhiamo i nostri figli a un linguaggio opportuno (non che non si possa essere volgari ma dipende dal momento, a volte è inopportuno esserlo) e poi abbiamo una prima serata canora composta quasi unicamente da quello che considereremo un modo di parlare inopportuno durante una serata canora in prima serata.
Boh, se guardo Full Metal Jacket mi aspetto un certo linguaggio ma esportarlo in altri contesti diventa, appunto, inopportuno. No?
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