Non cliccheremo su dei banner per sempre. La vita digitale NON è separata da quella reale. Partendo da questi due assiomi facciamo un ragionamento. Anzi, citando il terzo teorema facciamo un ragionamento
Qualunque tipo di promozione basato su eventi che fondono la “real life” con la “digital life” sono il modello dell’advertising di domani: la fusione digital-real-life è la pubblicità del futuro. Di certo non cliccheremo su dei banner e dei link per sempre.
Si è sempre detto e pensato che si deve fare attenzione al fatto che la vita digitale tende ad assorbire quella reale, che la vita digitale aliena da quella reale. Abbiamo sempre detto, io per primo parlando anche di FOMO nel mio libro, che dobbiamo fare attenzione a non essere del tutto risucchiati dalla vita digitale a discapito di quella reale.
Se tutto questo è e rimane vero, dobbiamo forse però riconsiderare una cosa fondamentale, una cosa che si appresta ad essere un nuovo paradigma non solo di comunicazione ma di “vita”:
digitale e reale NON sono separati e separabili.
Se è vero come è vero che da anni scrivo e dico che siamo quello che scriviamo, se è vero come è vero che dico da anni che i telefoni non sono telefoni e nemmeno smartphone ma “siamo noi” e se è vero che le relazioni interpersonali passano attraverso i social network in maniera naturale e stabile, allora è anche vero che non è più possibile dividere digital life da real life.
La vita è una sola ed è una fusione tra digitale e reale.
Se una di queste due parti prende il sopravvento totale sull’altra, viene a mancare l’equilibrio, esattamente come se uno invece di bere una birra per aperitivo ne beve 12.
Ok, ma se allora queste due vite non sono scindibili tra loro e la vita diventa l’unica e sola vita ibrida digitale/reale, che cosa manca per completarle entrambe?
Il mio libro si apre con la seguente frase:
Il WEB è un ambiente in cui 2 cose mancano ancora: l’abbraccio e lo spritz.
Mancano, per completare il quadro, i momenti di aggregazione, i momenti in cui ci si abbraccia, i momenti in cui si beve lo spritz. Il mondo digitale è del tutto effimero senza abbracci e il mondo reale è limitatissimo senza rapporti digitali.
Un evento con il Social Media Marketing Day 24-6-2014 è l’esempio PERFETTO di integrazione tra le due vite, così come lo sono i TweetAwards per esempio. E perchè?
L’evento pensato e organizzato da Andrea Albanese, coadiuvato dalla “social regia” di Francesca Borghi e potenti mani sociali come Gian Marco Cattini, Benedetto Motisi, Emmanuele, Daniele, Roberta e tantissimi altri che si sono fatti in 4, è stato in grado di generare questi numeri, stupefacenti:
Reach: 22.9 Milioni di utenti
Numero di Tweet: 14.300
Tutto il giorno in trending topics
Il team si è coordinato con le decine di ragazzi Social Media Reporter della Business School de “Il Sole 24Ore“, del Master SNID del Politecnico di Milano e con il supporto delle Community Linkedin ‘Social Media Digital Marketing Italia ,Social Media Marketing Italiano e Giornalisti Professionisti e Pubblicisti Italiani e Social Media.
Con numeri di questo tipo e sapienti interventi come quelli di Davide Licordari e Claudio Gagliardini (oltre a tutti gli altri ovviamente), appare evidente quanto le aziende possano essere interessate ad “eventizzare” il loro business. Live Tweeting come quelli di IBM, eventi live come #CesenaticoBellaVita e #AlTrasimeno sono solo l’embrione di quello che sarà il modus operandi dell’ADV di domani, ovvero unire quello che si pensava fosse impossibile da unire e spettacolarizzare prodotti e servizi. Al centro le persone, l’intrattenimento e la vita digitale che si fonde con quella reale.