In genere funziona in questo modo: nella prima parte della tua vita lavorativa devi imparare.

Non importa quali studi hai fatto e quanto la preparazione sia profonda, c’è da imparare come per ogni cosa nuova che si fa, come per ogni attività mai fatta prima.
Quindi, quello che hai da offrire è in sostanza la tua disponibilità, il tuo tempo. Nei limiti, certo, ma all’inizio della vita lavorativa si deve essere certamente disponibili. Anzi, come dico sempre, disponibili ma non a disposizione ;)

Nella seconda parte, quando sai quello che fai e hai accumulato esperienza, quello che vendi è la tua efficienza, i risultati che sei in grado di portare.

Nella terza parte, quella che se hai lavorato bene diventa la migliore, vendi la tua esperienza. Di fatto, la tua saggezza.
Perché un posto di lavoro, una mansione o un mestiere non sono fatti soltanto di disponibilità ed efficienza: è una cosa che si comprende con il tempo, con il sedimentare delle situazioni sempre diverse e che si è in grado di passare, per osmosi, solo con gli anni di esperienza, appunto.

Diciamo che il lavoro, così come la vita, è un percorso che costruiamo giorno dopo giorno. Un tizio una volta ha detto che oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti gli altri giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi.

Si chiamava Ernest Hemingway e c’è un motivo se lo chiamavano “Il Grande Saggio”.