È stata superata una popolazione di 2,3 miliardi di videogiocatori nel mondo. Che sia su smartphone, su pc o console, significa che il 33% dei terrestri si dedica ai giochi elettronici. Tradotto in soldoni, letteralmente,
i videogame hanno chiuso il 2018 con un fatturato da quasi 138 miliardi di dollari: un mercato che supera di gran lunga quello del cinema (42 miliardi) e della musica (36 miliardi) messi assieme.
La sceneggiatura finale della storia del videogame Red Dead Redemption 2 è di circa 2000 pagine, il doppio del Signore degli Anelli. Portare la sceneggiatura alla vita significava 2.200 giorni di lavoro di cattura del movimento, 1.200 attori 700 dei quali con dialoghi. “il maggior lavoro attoriale mai svolto a New York. Più di ogni. Altro film.
Red Dead Redemption 2 ha battuto ogni record nei suoi primi tre giorni di uscita, accumulando oltre $ 725 milioni di dollari in vendite in tutto il mondo: il più grande weekend di apertura nella storia dell’intrattenimento.
Ma… Non siamo arrivati a questi numeri dal nulla, questo mondo non inizia oggi.
E la storia della percezione che abbiamo dei videogame ha una data di inizio: il 20 aprile 1999 succede qualcosa che porta i videogiochi all’attenzione del mondo.
Il massacro della Columbine High School è stata una strage che ha coinvolto alunni e insegnanti di una scuola superiore del distretto amministrativo di Columbine vicino a Denver in Colorado: Eric Harris e Dylan Klebold, 2 studenti della scuola, aprirono il fuoco su numerosi compagni e insegnanti. Al termine della sparatoria rimasero uccise 13 persone.
In seguito alla strage si accesero molte polemiche perché 3 anni prima della follia, Harris mise in piedi un sito per ospitare alcuni livelli del videogioco Doom di cui Harris era fan.
DOOM è un videogioco creato da id Software e pubblicato nel 1993 per PC ed è ritenuto uno degli esempi più importanti del genere sparatutto in prima persona.
Facciamo uno più uno:
un tizio che va matto per un particolare videogame, apre un sito per caricare mappe e livelli, dopo un po’ impazzisce, spara a un sacco di gente e fa una strage.
Di chi è la colpa? Del videogame?
Con le parole che avete appena letto inizia la serie Audible di 12 puntate che si chiama The Gamer.
Proprio per dipanare questa grande confusione e quella che io credo essere quantomeno informazione parziale sul tema e per parlare a chi NON è esperto del settore e nemmeno appassionato, abbiamo deciso di fare questo titanico podcast, con quasi 12 ore di montato e decine di partecipazioni illustri, dall’amministratore delegato di Sony a psicologi e genitorialisti di fama nazionale.
Vogliamo capire un fenomeno dalle dimensioni planetarie, capirlo senza giudicarlo, capirlo per noi, per i nostri figli e per il nostro business: abbiamo analizzato il mondo dei videogiochi in profondità e da ogni angolazione parlando di di psicologia, genitorialità, gamification ed incontreremo giocatori (professionisti e non) sviluppatori, youtuber e persone che hanno fatto dei videogame il proprio lavoro.
Ogni puntata rappresenta un livello di difficoltà sempre maggiore, dall’uno al dodici, esattamente come un videogame, appunto: nella prima si cercherà di rispondere alla domanda che tutti ci facciamo, ovvero se fanno bene o male, poi spieghiamo il fenomeno Fortnite, poi via via passando per i creatori, le tipologie di videogame e il business che vi gira attorno, arriveremo a parlare di tecnologie sviluppate e di futuro del settore.
Di seguito la lista episodi, i titoli, i temi trattati, gli intervistati e i link alle puntate:
- I videogiochi fanno bene o male?
Ospiti: Luca Mazzucchelli, Roberta Cavallo, Federico Tonioni. - Giocare a Fortnite non è un gioco
Ospiti: Giovanni Di Lenge, Antonio Zoppetti, Francesco Carlà. - Fare il gamer di mestiere
Ospiti: Edoardo “Canifex” Badolato, Giorgio “Pow3r” Calandrelli. - E-sport: giocatori, sportivi, atleti
Ospiti: Luca La Mesa, Marco Bartoli, Mattia Guarracino. - E-sport: manager, business, allenatori
Ospiti: Francesco Caforio, Mauro Lucchetta, Federico Brambilla, Simone “Akira” Trimarchi. - Ragazzi che diventano superstar
Ospiti: Micaela Romanini, Fjona Cakalli, i MATES. - Gli insospettabili: i “seri professionisti” che giocano duro
Ospiti: Riccardo “skande” Scandellari, Fulvio Giuliani, Daniele Fabbri, Emanuela Zaccone. - I creatori
Ospiti: Francesco Carlà, Giorgio Macellari, Marco Massarutto, Elisa Di Lorenzo. - Dagli FPS agli RPG, i tipi di videogame
Ospiti: Riccardo “skande” Scandellari, Gianluca Rocco, Roberto Semprebene, Matteo Brisinello. - La tecnologia dietro ai videogame
Ospiti: Giorgio Macellari, Marco Massarutto, Micaela Romanini, Riccardo Meggiato. - Business, branding e pubblicità
Ospiti: Thalita Malagò, Carlo Ivo Alimo Bianchi, Massimiliano Rossi, Alberto Giusti. - Il futuro
Ospiti: Umberto Moioli, Elisa Di Lorenzo, Lorenzo Montagna, Marco Saletta, Mauro Maurino.
Contestualmente a questo progetto faccio partire una nuova rubrica su questo sito, una rubrica che si chiama The Old Gamer e che trovate qua.
Amo il mondo dei videogame e sono anche, realmente, un vecchio giocatore da cui il nome #TheOldGamer: vecchio in quanto di vecchia data ma vecchio anche per la mia veneranda età, solo che non l’ho mai potuto dire perché gli dei del benedetto “Posizionamento” sanciscono delle regole ferree: “
il posizionamento, nel marketing, è il modo in cui un prodotto trova collocazione nella mente del potenziale consumatore” e quindi il messaggio che viene rilasciato deve essere chiaro, univoco e “verticale”.
In parole povere, se mi fossi messo a parlare di videogiochi PRIMA della serie le persone non avrebbero capito più chi sono e cosa faccio (visto che non FACCIO il gamer ma SONO un gamer) e il mio posizionamento si sarebbe disperso, come lacrime nella pioggia… lavoro di anni (eccolo, il lavoro di anni https://www.rudybandiera.it ) buttato al vento.
Sono però anche convinto che in questo mondo risiedano i clienti di domani, le tecnologie che useremo e persino i sistemi educativi che oggi consideriamo banale “gamification” ma che auspico diverranno parte della nostra vita di tutti i giorni. NON VOGLIO rimanere indietro in quello che sarà il futuro e ho deciso di schierarmi, palesemente.
Allora eccomi qua con una categoria apposita sul mio blog in cui scrivere di videogame, un modo per tenere un piede nel settore, oltre che per seguire e scrivere di una mia passione.
Una sorta di rubrica, non fuorviante per quello che riguarda il mio personal branding perché ho fatto #TheGamer, in cui pubblicare brevissime pseudo recensioni di videogiochi, strutturate a schede contenenti diverse tipologie qualitative a formare l’acronimo #DIGGAMSS
- Divertimento (divertimento puro nel giocare)
- Innovazione (cosa c’è di nuovo?
- Grafica (beh… la grafica è la grafica
- Giocabilità (comandi, semplicità, salvataggi… ci gioco bene o s’incarta?
- Atmosfera (ambientazione (cosa “provi” mentre giochi
- Musica (colonna sonora
- Storia (trama, sceneggiatura… insomma quella roba li
- Suono (effetti sonori del mondo e voci)
Ecco, 8 variabili a punteggio da valutare per trarne una media, grazie alle quali una persona che vorrebbe giocare potrebbe individuare quello che preferisce. Se uno ama i videogame con una storia, allora sa cosa guardare nella valutazione.
Ovviamente li ho giuocati io ed il giudizio è quindi del tutto insindacabile: tutto questo lo faccio per puro sollazzo, nei buchi di tempo liberi (e sono pochi, credetemi).
A questo punto che dire? Spero di cuore che possiate capire l’ampiezza del progetto e possiate anche capire una cosa che a me appare molto semplice, quasi banale, ma che sono certo sfugga ancora a molti: un tempo per parlare ai ragazzi avevi molte strade, una tra tutte la televisione.
Volevi promuovere un prodotto o servizio? Facevi una pubblicità su Bim Bum Bam (sono vecchio, lo so…) o qualche altro programma o canale per ragazzi ed era fatta. Oggi?
Oggi abbiamo una INTERO segmento di mercato del tutto scoperto.
Allora o imparate ad usare TikTok e il suo linguaggio oppure trovate altre strade. Ecco, una sto cercando di indicarla con questo podcast. Spero vi possa essere utile.
PS: il primo mese di Audible è gratis. Ascoltala tutto quello che puoi ed enjoy!
Come direbbero quelli bravi ;)
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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info.
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Di seguito alcuni link per ascoltare altri miei contenuti, su canali un po’ meno consueti: