Molto brevemente il sistema funziona così: ogni parlamentare possiede un tesserino elettronico, il quale contiene le impronte digitali del parlamentare medesimo. Per poter votare in aula, il suddetto dipendente statale, dovrà usare per forza il “bancomat” personale in maniera da scongiurare le ripugnanti scene dei “pianisti“, quei deputati senza moralità ne dignità alcuna, che...