Sony ha acquistato Bungie, lo sviluppatore di videogiochi che ha dato i natali ai franchise di Destiny e Halo, per 3,6 miliardi di dollari.
Il mese di gennaio 2022 si è rivelato ricco di “shopping” per le grandi case di produzione di intrattenimento digitale mondiale, shopping che comprende l’acquisto da parte di Microsoft di Activision Blizzard (casa di produzione di Call of Duty, tra gli altri) per la cifra assolutamente stellare di 69 miliardi di dollari e di cui abbiamo già parlato su La Ragione.
Le azioni Sony sono aumentate fino al 2,6% a Tokyo subito dopo l’annuncio e per capire la portata della cosa riporto un solo dato: con un budget di circa 500 milioni di dollari di produzione Destiny è il videogioco più costoso della storia ed è costato IL DOPPIO rispetto al film più costoso della storia.
“Siamo entrati in un’importante “corsa agli armamenti” per i contenuti di gioco poiché lo streaming sembra cambiare radicalmente il modello di business dei giochi stessi”, ha affermato Amir Anvarzadeh di Asymmetric Advisors dopo l’annuncio, il che mette in luce che i videogame non sono più “solo” giochi ma mezzi di intrattenimento completi di socialità.
Con sede a Bellevue, nello stato di Washington, Bungie ha più di 900 dipendenti ed il suo unico prodotto, Destiny, funziona in modo diverso rispetto a molti altri franchise visto che piuttosto che rilasciare con cadenza regolare dei sequel, Bungie continua a sviluppare ed espandere il prodotto più recente, Destiny 2.
Il gioco di base è free-to-play, ovvero tutti possono giocare da qualunque piattaforma in modo del tutto trasversale, mentre Bungie rilascia regolarmente espansioni e abbonamenti stagionali pieni di nuovi contenuti attirando verso lo sparatutto oltre 20 milioni di giocatori dal 2019.
Mentre Microsoft si è concentrata sul servizio in abbonamento Xbox Game Pass, pieno di giochi di tutti i tipi e simulando una sorta di Netflix dei videogame, il progetto di Sony è sempre stato quello di sviluppare grandi successi e mantenerli esclusivi per PlayStation, una strategia che ha aiutato PS4 a vendere oltre116 milioni di unità, molte di più di quelle vendute dalla console Microsoft.
Ormai non si tratta più soltanto di acquisizioni e di videogame ma si tratta di ben altro, ovvero del dominio sul settore dell’intrattenimento di domani.
Al di là di quello che si potrebbe pensare del mondo del gaming esiste una fortissima correlazione tra giochi, social di nuova concezione, pubblico e business: chi controlla i videogiochi arriva a un pubblico irraggiungibile in altri modi e, di fatto, controlla il futuro.