La parola “crea” che è altisonante ed evocativa, significa in sostanza “far nascere dal nulla” ed è la cosa più complessa e faticosa e stimolante che un essere umano possa fare: è una delle poche cose che ancora gli esseri umani possono fare differenziandosi dalle macchine.
Ma perché dobbiamo creare?
Lo dobbiamo fare -in ottica di business- per differenziarci e per mostrare che sappiamo fare qualcosa meglio degli altri, oltre che per attirare persone e aziende che siano predisposte a comprare i nostri prodotti e servizi.
Un’altra cosa è molto importante da capire, facendo comunicazione, specialmente online: le leve della comunicazione stessa, della fiducia e i modi per riuscire a creare contenuti efficaci, sono gli stessi che si parli di branding o di personal branding, di aziende o di persone.
I meccanismi per la creazione di buoni contenuti sono gli stessi che tu sia un professionista che vuole promuovere sé stesso all’interno del proprio settore di appartenenza o che tu sia il social media manager di un’azienda che ti stipendia per veicolare dei messaggi.
Non esistono differenze sostanziali di comunicazione tra persone e aziende.
Se abbiamo sempre detto che il Web non è un mercato e se abbiamo sempre detto che Internet è un luogo di relazioni che generano fiducia che porta alla vendita, ogni cosa tu faccia online deve vertere alla fiducia: se vuoi essere un fashion blogger, un professionista SEO o un’azienda che vende centrali telefoniche quello che dovrai riuscire è creare fiducia con i tuoi contenuti, creare community attorno a quello che scrivi o che filmi o che racconti agli eventi e alle riunioni.
Non è scrivendo “il mio prodotto è il migliore” o “il mio prodotto è quello che costa meno” o soprattutto “la nostra azienda è leader di mercato” che venderai di più ma dimostrando quello che sai fare e questo, ahimè, lo si fa solo attraverso i contenuti che vanno creati e poi condivisi e poi misurati.