Microsoft ha pagato milioni (a doppia cifra) per portare “Ninja” sulla propria piattaforma di streaming, Mixer. Facebook ha firmato un accordo esclusivo con la più grande azienda di e-sport del mondo. Twitter ha trasmesso il crollo di Fortnite in un buco nero focalizzando l’attenzione del mondo sul NULLA per ore ma nonostante i loro sforzi nessuno ha scalfito lo strapotere di Twitch.
Amazon ha sborsato un miliardo per comprare Twitch e ora controlla il 76% del mercato dello streaming di videogiochi.
Perché tutte le principali piattaforme tech al mondo vogliono far parte della partita?
Più di 700 milioni di persone al mese giocano, guardano o frequentano gruppi di gioco su Facebook, ha affermato Vivek Sharma, vicepresidente di Facebook Gaming.
“È un numero enorme”, ha detto. “È un fenomeno molto più grande di quanto si pensi.”
Twitch incoraggia il senso di comunità, facendo interagire gli utenti e offrendo loro più strumenti per comunicare “nella loro lingua” e questo spirito di comunità si estende al business delle donazioni: gli spettatori di Twitch hanno donato oltre 40 milioni nel 2018.
Incoraggiare il senso di comunità è la leva di business più potente di tutte: dovrebbe far riflettere al di là delle tecnologia, dei vip o delle montagne di dollari.
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