Quante volte abbiamo sentito (e forse anche detto) la frase: “Sono cose per bambini” riferita ad un videogame?
E quante volte si è detta la frase “Ma se ne sentiva davvero la necessità?” davanti ad un nuovo social.
Per essere veri innovatori, bisogna porsi in modo positivo davanti alle novità, comprenderle, studiarle e mai criticarle a priori.
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Nel 2019 ho fatto decine e decine di eventi. Tra questi moltissimi eventi che ho avuto la fortuna o di condurre o ai quali ho avuto la fortuna di parlare, ce n’è stato uno in cui mi ha colpito una frase sentita da un altro speaker durante il suo intervento:
qualunque innovazione, qualunque cosa noi consideriamo un’innovazione, se tu la vivi dai 0 ai 15 anni, per te non è un’innovazione, è un dato di fatto.I ragazzi che nascono oggi, non vivono il cellulare come un’innovazione, lo vivono come una cosa che loro hanno sempre avuto, perché sono nati che ci sono già i cellulari.
Dai 15 ai 35 anni qualunque innovazione non la vivi più come scontata ma come affascinante novità. In qualche modo ne sei attratto, hai voglia di avvicinarla, hai voglia di farne parte perché comunque è una novità e le novità ti eccitano.
Dai 35 in su, ovviamente stiamo parlando di numeri congetturali, sto parlando in media, per avere un’idea, dai 35 in su ogni novità o innovazione viene vissuta dalle persone come “non se ne sentiva il bisogno”.
Pensateci, nel mondo dei videogame per esempio, la frase che più spesso viene detta agli adulti che non giocano, quando gli viene chiesto il motivo per cui non giocano è “non ho tempo” “sono cose per bambini” “non ne sento la necessità”.
Il non ho tempo è una cazzata se ci pensate, perché comunque il tempo si trova per fare una cosa che vuoi fare.
Il sono cose per bambini è una cazzata in realtà, perché io faccio i lego e ho quasi cinquant’anni e quindi penso di non essere un bambino né tantomeno un demente completo, quindi non esistono cose per bambini.
E il non ne sento la necessità, probabilmente è dovuto al fatto che è una cosa che consideriamo inutile proprio perché non c’è mai stata prima.
Allora, noi quello che dobbiamo fare per essere dei veri innovatori è cercare in qualche modo di ripescare quello spirito fanciullesco o almeno quella curiosità di gioventù che abbiamo avuto fino ai 30 – 35 anni.
Ogni volta che nasce qualcosa di nuovo, c’è qualcuno che mi dice “sì ma dai, ma se ne sentiva davvero la necessità? “. Di un social nuovo “ah ne avevamo proprio bisogno”.
Quando è uscito l’iPad, la gente diceva “cosa me ne faccio, tanto ho il computer, tanto ho lo smartphone” e sapete che fine ha fatto il mondo. Il mondo è cambiato anche grazie al fatto che ci sono gli iPad e i tablet.
Ora, quello che voglio dire in questo video come messaggio, è: cerchiamo di evitare le frasi del tipo non ho tempo, non mi piace, non ne sento la necessità, perché il fatto che noi non ne sentiamo la necessità, non vuol dire che non esista. E il fatto che noi non ne sentiamo la necessità, non vuol dire che non sia necessario.
Rock & roll.
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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
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