Chi pensa che dire le cose di persona o in video o per telefono o in forma scritta sia la stessa cosa non ha capito NULLA del mondo della comunicazione.

Lo scrivere implica il collegamento del cervello e il fluire di un argomento ma non implica l’espressione che facciamo per sottolineare il passaggio di una frase o le pause per lasciare le parole “sospese” in modo che abbiano un significato maggiore, alla loro ricaduta.
La stessa identica cosa, scritta e detta, è diversa: provate, fate la prova. Scrivete un concetto anche semplice, e poi leggete quello che avete scritto stando davanti a una telecamera: 90 volte su 100 vi sentirete degli imbecilli. E qualche volta su cento perché lo siete, ma questo è un altro discorso…

Insomma, la comunicazione è diversa in base alle sue declinazioni: se dobbiamo scrivere per i lettori è una cosa, per un copione un’altra e questo “scrivere” va modulato ogni volta in base a quello che dobbiamo trasmettere e al contesto.
La stessa cosa detta in mail e per telefono o addirittura di persona ha connotazioni e significati del tutto diversi: Manzoni diceva che le parole hanno un suono diverso in bocca da quello che hanno nelle orecchie.

Aveva tremendamente ragione… e ci dovete pensare, quando scrivete qualcosa: come lo interpreterà, l’altro, se non sente le pause e il tono della vostra voce?

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