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18 Novembre 2015

Resilienza e assertività: le TUE nuove parole d’ordine. #SiateFiki

di Rudy Bandiera

Ah niente da fare, adesso mi sono inscimmiato con queste cose. Cioè a dire il vero è da un po’ che sono inscimmiato con i comportamenti della Rete, o meglio sui comportamenti che le persone tengono in Rete, altrimenti non avrei scritto le 42 Leggi del digital carisma, ma mi rendo sempre più spesso conto che reale e digitale sono due mondi con le stesse regole. Anzi, addirittura che non sono due mondi ma uno unico.

Ieri parlavo di umiltà e di modestia e dicevo che

L’umiltà è un VALORE la modestia è un comportamento. L’umiltà è essere, la modestia è apparire.

Inutile che rifaccia tutta la pappardella, anche perché mentre scrivo ascolto i Pantera e non mi fanno essere molto riflessivo et pacato, ma oggi mi sono trovato a riflettere su due doti magnifiche ma che spesso sono sottovalutate.
Anzi, due doti che spesso NON vengono considerate virtù perché non le si conosce.
Prendete la parola resilienza e chiedete in giro chi conosce il significato. Poi fate lo stesso con assertività e capirete che non solo sono considerati oscuri termini ma nessuno li prende come punto di riferimento comportamentale.
Invece, a mio avviso, sono un punto fermo per vivere meglio, tutti.

RESILIENZA

“Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre.” (Tommaso Moro)

Quello che viene magistralmente scritto da Tommaso Moro è qualcosa che oggi va tanto di moda e viene definito resilienza ovvero la forza interiore per fare fronte in maniera positiva agli eventi che in qualche modo ci traumatizzano, e di riorganizzare positivamente la nostra vita davanti ai problemi che ogni giorno ci si presentano.
La resilienza NON è cocciutaggine ma è la capacità di adattarci a quello che NON possiamo cambiare mentre la forza -di volontà- ci permette di cambiare quello che è possibile cambiare.
Sono incredibili le cose che una volontà forte è in grado di fare, se supportata da sicurezza, da voglia di farcela e da una buona dose di intelligenza. (tratto da Le 42 Leggi Universali del Digital Carisma)

Resilienza, in due parole, significa non frignare per le cose che possono essere cambiate e cambiarle ma essere anche abbastanza maturi da non frignare per le cose che non possono essere cambiate e discriminare le une dalle altre.
Si diceva, tempo fa:

se puoi cambiare una cosa perché lamentartene e se non la puoi cambiare… perché lamentartene?

Io aggiungo un passaggio: sempre più spesso sento persone che si lamentano per cose che loro stesse hanno accettato. Per esempio persone che pronunziano abomini tipo “ho accettato di andare a quell’evento si però che palle, non ci vorrei andare, che due maroni”.
Se accetti una cosa la fai. Punto. Altrimenti non l’accetti. Non esiste il “si ma”, esiste solo il si o il no.

ASSERTIVITÀ

Di assertività ha parlato molto bene Francesca Ungaro in un post sul blog di Franz Russo. Cito:

L’Assertività è, dunque, l’abilità di comunicare a prescindere dai condizionamenti dell’ambiente, cioè i toni e i modi delle comunicazioni altrui. E’ la capacità di agire e non reagire, di essere pro-attivi

L’assertività è una caratteristica del comportamento che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore.
Senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore.

Non vuol dire reagire ma vuol dire agire, incondizionatamente, senza farci influenzare dall’altro, dalle tecniche manipolatorie o dall’ambiente.

Vuol dire essere in grado di rispondere a qualunque stimolo con discernimento.

Spesso mi capita che mi chiedano, da qualche parte sui social “voti per il mio contest?” Oppure, “mi dici cosa pensi della mia tesi?” o addirittura tempo fa “mi valuti il preventivo che ho fatto per un mio cliente? Vorrei sapere da te se va bene“.
Queste sono tutte situazioni nelle quali, normalmente, si reagirebbe ma reagire significa non essere assertivi e siccome ho appena detto che non esiste il “si ma” ma solo il no e il si, dobbiamo essere in grado di discriminare e se diciamo si deve essere incondizionato. Nei casi specifici menzionati, in genere la mia risposta prima di tutto è “perché?“.

Essere assertivi significa anche dire le cose con chiarezza, senza pieghe, senza creare false aspettative e senza che l’altra persona abbia modo di fraintendere

Rimanendo sempre nell’ambito della pacatezza e del rispetto dell’altro, essere assertivi significa dire le cose come stanno, per noi, rimanendo aperti al dialogo e alla contestazione e al cambiamento dei nostri punti di vista.

Per terminare questo assertivo percorso sulla personalità online, una breve digressione: l’hashtag #SiateFiki è assertivo, resiliente e fiko allo stesso tempo per un motivo semplice: incita ad essere qualcosa, non a fare qualcosa.

Non dovete fare i fiki, lo dovete ESSERE.

A proposito di resilienza, per aumentare la nostra io e Skande saremo al NetWorking day di San Patrignano sabato, per chi fosse interessato all’argomento. Qua ragazzi ci dobbiamo tenere al passo!

PS: nella foto sto insegnando a questo anziano signore che assomiglia a Giorgio Napolitano ma si chiama Philip Kotler, cosa vuol dire assertività: egli ride allegro et resiliente ;)

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Rudy Bandiera

Divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding. Per la mia biografia, informazioni e contatti vai... alla pagina contatti ;)



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