Spesso mi chiedono quale sarà la prossima tecnologia che rivoluzionerà il futuro. Non è facile rispondere, ma molte volte la vera rivoluzione avviene sotto i nostri occhi e non ce ne accorgiamo, e in questo caso specifico, i segnali li abbiamo tutti.
Wallmart ha fatto un grosso passo avanti, ha investito su qualcosa che rappresenterà sicuramente una delle prossime innovazioni tecnologiche, una delle strade da intraprendere nel futuro e che potrebbe potenzialmente
rivoluzionare le nostre stesse abitudini quotidiane.
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Sapete qual è la più grande azienda al mondo? La più grande intesa come fatturato e come dipendenti, non so se ci avete mai pensato. Uno potrebbe pensare che so, ad una casa automobilistica come Fiat Chrysler o ad Apple, oppure ad un’azienda che estrae petrolio e lo distribuisce, no.
La più grande azienda al mondo è americana e si chiama Wallmart, molti di voi la conosceranno, e ha un fatturato di oltre 500 miliardi di dollari e ha un numero di dipendenti che supera 2.3 milioni.
Ve la lascio sedimentare un attimo dentro perché è incredibile. Bene. La più grande azienda al mondo che è una catena di supermercati, è anche, per forza di cose, indicativa per quello che riguarda il futuro di un certo settore ma non solo, il futuro di molti settori per esempio, come organizza la formazione interna un’azienda come Wallmart? Un’azienda da 2.3 milioni di dipendenti e da mezzo miliardo di fatturato con un utile di circa 9 miliardi tra l’altro, cioè sono anche ricchi, come organizza la formazione interna? Cosa fa, delle squadre da un milione di persone? È complicato se ci pensate.
In effetti la cosa interessante è che spesso mi si chiede “ma quale sarà la tecnologia del futuro? Che cosa sta accadendo? Quale sarà la prossima vera e propria rivoluzione?”. Se qualcuno ci avesse chiesto trent’anni fa, nessuno avrebbe detto internet, quindi io non dico sicuramente di essere quello che sarà in grado di vedere il futuro ma i segnali ci sono, e ci sono tutti.
La tecnologia che c’è da tempo, sviluppata da tempo ma che è stata immatura fino ad oggi per una questione hardware perché mancano le macchine potenti per farla girare è senza dubbio la realtà virtuale.
Ad oggi sappiamo che aziende come Facebook producono Oculus che sono dei visori iper evoluti di realtà virtuale, bene, un’azienda come Wallmart ha comprato 17 mila visori per la realtà virtuale per formare i propri dipendenti.
Quindi la realtà virtuale non è solo considerata un giochino e un passatempo da attaccare alla Play, ma ormai è considerata da aziende da 500 miliardi di fatturato, un investimento enorme, 17 mila visori, per la formazione interna.
Quindi le tecnologie quando arrivano ad uscire dal guscio del puro divertimento e diventare qualcosa di più, sono mature per arrivare sul mercato ed allargarsi in maniera esponenziale.
Pensate che a tal riguardo, c’è un’azienda americana che è stata sovvenzionata con 6.3 milioni di dollari da una joint venture da dei business angels, per produrre programmi solo per la VR, mi sembra che si chiami Amazing.US, non ricordo più francamente di preciso, ma non è importante, poi se qualcuno me lo chiede, glielo dirò in privato.
Il punto è che questa azienda è una sorta di Netflix che produce prodotti di ogni tipo quindi video sostanzialmente, immersivi, che possono essere utilizzati solo in realtà virtuale, quindi una Netflix solo per la realtà virtuale, per la virtual reality.
Quindi di fatto, ripeto 6 milioni punto 3 di investimenti su questa azienda, quindi siamo arrivati non solo ad avere l’hardware che può far girare delle cose, ma applicativi business come la formazione di 2 milioni e passa di persone e delle piattaforme che distribuiscono contenuti per questo hardware come questa Netflix della VR.
Di fatto, stiamo per entrare a piedi pari nel mondo della rivoluzione della realtà virtuale, come si vedeva nel film Il Tagliaerbe di vent’anni fa, però con dell’hardware che funziona.
Le implicazioni sono incredibili e sono anche antropologiche se ci pensate, vivere un mondo alternativo con cuffie e visori è estrapolarsi completamente, annichilirsi nel mondo reale per entrare in un altro mondo.
Se questo è straordinario da un punto di vista, per esempio, formativo, le operazioni dei chirurghi a distanza, può essere comunque anche un pericolo alienatorio da un certo punto di vista, ovvero qualcuno che vive talmente bene in quel mondo che smette di frequentare il mondo reale, un po’ come accade in Ready Player One il libro – film di Spielberg.
Quindi c’è da riflettere sulle ricadute che ci saranno su ognuno di noi. Io francamente sono entusiasta di questo hardware, spero solo non mi faccia venir da vomitare l’hardware che arriverà nel prossimo futuro, sapete che il motion sickness, cioè il stare poco bene di stomaco con i visori per la realtà virtuale è una cosa abbastanza comune, quando i visori avranno un refresh molto alto come per esempio gli ultimi Oculus che passano gli 80 frame al secondo e non avranno ritardo negli spostamenti, non ci verrà più da vomitare e allora staremo davvero meglio lì dentro piuttosto che nella vita reale, c’è da rifletterci.
Rock & roll.
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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
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I libri che ho scritto:
Giugno 2014: Rischi e opportunità del Web 3.0
Maggio 2015: Le 42 Leggi universali del digital carisma
Maggio 2017: Condivide et impera
Marzo 2019: CREA contenuti efficaci
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