Quella del titolo è la domanda classica che mi viene rivolta ogni volta che mi approccio all’argomento “educazione civica digitale” da genitori che, giustamente, hanno un sacco di perplessità in riferimento a come comportarsi con i ragazzi che oggi iniziano a chiedere il cellulare sempre prima.
In realtà una risposta corretta in senso assoluto alla domanda di fatto non ce l’ha nessuno e per un motivo piuttosto semplice: quando ero ragazzino io gli smartphone non c’erano ed è quindi ovvio che alcuni “protocolli educativi” non c’erano nella misura in cui non c’erano le cose che dovevano essere educate.
Questo ci mette nella condizione di dover sperimentare strade sconosciute o in qualche modo di dover andare per tentativi, ma grazie alle migliaia di persone con le quali ho parlato, qualche idea me la sono fatta.
Nel video cerco di esplodere in dettaglio il ragionano dei perché e dei quando, ma il senso riassunto sta in 3 punti fondamentali:
1- Abbiamo il dovere di organizzarci come genitori, per cercare di evitare il “glielo do perché ce l’hanno tutti”. Uno dei grandi problemi che si trovano è quando la nostra creatura ci dice il temutissimo “ma ce l’hanno tutti” e questo ci lascia di pietra, terrorizzati. Abbiamo la possibilità e il dovere di organizzarci.
2- Abbiamo il dovere di controllare cosa fanno i ragazzi con il telefono. Mio padre veniva a controllare con chi e quando andavo a giocare nel campetto, perché noi pensiamo che farlo sui loro device sia una violazione della privacy? Dobbiamo rispettare loro e i loro contenuti ma abbiamo anche il diritto di vagliarli.
3- Si insegna con l’ESEMPIO che lo smartphone è una risorsa LIMITATA. Se noi per primi abbiamo il telefono in mano in continuazione e se noi per primi non siamo in grado di darci una regola, come possiamo pretendere di darla ai ragazzi?
Spero che questo video possa essere utile e spero di cuore di poter avere dei commenti che ci aiutino, tutti, a costruire una coscienza digitale maggiore. Grazie a chi vorrà partecipare alla discussione con sue esperienze o nel post di Linkedin o in quello di Facebook o ovviamente su YouTube.
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Sono un docente, divulgatore, consulente e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 3 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma e Condivide et Impera.
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