Quello che vedete è un montaggio da App Store ed analizza le 4 App di messaggistica più usate, in termini di dati che si pigliano: Signal, Telegram, Messenger e Whatsapp.
Ok che il cambio di policy di Whatsapp è slittato e il GDPR in Europa ci “difende” tuttavia…
Apple ultimamente è molto attenta a questo aspetto (fanno hardware e guadagnano TANTISSIMO vendendo “ferro”, non hanno bisogno di enormi moli di dati e si scagliano contro chi le raccoglie) e permette, quando si scarica un’App, di vedere con quali dati del telefono interagirà.
Ripeto: il cambio di policy di Whatsapp è slittato e il GDPR in Europa ci “difende” tuttavia sarebbe bene iniziare a pensare che ci potrebbe essere una inversione di tendenza nella raccolta e gestione dei nostri dati, che possa partire direttamente da noi.
Citando proprio Cook, AD di Apple: “Se un’azienda basa il proprio business su utenti fuorviati dallo sfruttamento dei loro dati, su scelte che non sono affatto scelte, allora non merita la nostra lode. Merita una riforma”
Non voglio fare spaventare ma una riflessione su quali App usare forse potrebbe migliorare il nostro futuro, partendo da noi e da oggi stesso.
Abbiamo il potere evolutivo nel pollice opponibile. Di nuovo.
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