La frase che leggi nell’immagine è stata detta nel 1997 da uno dei più grandi filosofi del ‘900, ma passata sottotraccia, nascosta dal mare di banalità motivazionali uscite negli anni.

Credo sia importante capire che il fallimento non è una disfatta ma non è nemmeno piacevole o qualcosa da auspicare o sperare che accada.
La narrazione sul fallimento in questi anni ha superato di gran lunga il suo stesso valore, a mio avviso, passando da cosa brutta a cosa bella.
Certo, capita di fallire, sbagliare e incasinarsi ma non piace a nessuno, non è bello, sarebbe meglio non accadesse e non è un valore in sé così, ogni volta che iniziamo una nuova cosa, dobbiamo pensarci.

Non vuol dire stare fermi, anzi, ma ragionare molto bene prima di fare qualcosa. Spesso, nella nostra società insana, scambiamo il coraggio con l’inconsapevolezza, l’audacia con la sfrontatezza.
Essere coraggiosi non significa non avere paura, anzi: significa averne tanta ma valutare bene i rischi, cercando di essere abbastanza fortunati e ragionevoli da non sbagliare.

Ah, il più grande filosofo del ‘900 di cui parlavo è Homer Simpson nella nona puntata della nona serie, 1997 ;)