Siamo in grado di capire chi ascoltare e a cosa credere?
Se tutti i libri, tutte le parole e tutte le immagini creati dall’umanità dalle origini della nostra storia fino al 2003 fossero convertiti in formato digitale, occuperebbero cinque miliardi di gigabyte: equivale al numero uno seguito da una colonna di diciotto zeri.
Ma dal 2003 al 2010 gli stessi cinque miliardi di gigabyte l’umanità li ha creati ogni due giorni. Quest’anno produciamo quella stessa quantità di informazioni ogni dieci minuti.
In questo passaggio di “Rete Padrona” Federico Rampini spiega quello che possiamo definire overload, o per dirla -giustamente- all’italiana, sovraccarico cognitivo.
Siamo talmente soggetti a tantissime informazioni che non siamo più in grado di capire cosa ascoltare e a chi dare fiducia, generando due fenomeni:
- Influencer
Individuo qualcuno di cui mi fido e lo rivesto di autorevolezza anche se non certificata da enti superiori - Dietrologia complottista
Visto che le cose sono troppo complicate per capirle nella interezza allora le semplifico con dei complotti e pochi fumosi colpevoli
Harari dice che nei tempi antichi deteneva il potere chi aveva accesso alle informazioni.
Oggi avere potere significa sapere cosa ignorare.
Siamo in grado di capire chi ascoltare e a cosa credere?
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