Nei primi anni ‘80 arrivano i primi personal computer “domestici e popolari” come il Commodore Vic20, poi il 64, lo Spectrum e così via.
A metà anni ‘90 esplode il Web con i primi siti fino all’esplosione, a sua volta, della bolla delle DotCom ai primi 2000 che ha generato la rivoluzione del Web2.0 attorno a metà anni 2000, cambiamento che ha riguardato l’arrivo di cose come Wikipedia e i social.
Ogni 15 anni -circa- nel mondo della tecnologia avviene una Rivoluzione.
Questi sono i ritmi straordinari di cambiamento di TUTTO.
E adesso?
E adesso la lezione che abbiamo imparato è che fare previsioni su queste cose, specie se si ha un punto di vista molto relativo (come ognuno di noi) senza essere DENTRO alle aziende che davvero la storia la cambiano, è difficile. Cioè, è facile fare previsioni ma difficile prenderci :)
Il Metaverso lo dimostra in pieno. Sono almeno due anni che sento dire che è l’anno del Metaverso ma non mi pare lo sia stato, neanche un po’, mentre da quanto vedo una diavoleria come ChatGPT (inaspettata o sconosciuta ai più fino a un anno fa) sta cambiando i paradigmi di moltissimi lavori professionali.
Nel 2014 ho scritto un libro sul Web 3.0 ed è per questo che in molti mi definirono “futurologo”. Ho previsto l’utilizzo delle cripto ma non quella della IA a livelli odierni così come ho immaginato una grande crescita della realtà virtuale che non è accaduta.
Morale: per fare i conti con il futuro servono due cose: una è sapere TUTTO, cosa impossibile. L’altra è viverlo. Cosa che se tutto va bene accadrà ma quando accadrà non sarà più futuro.
Grazie a Paolo Carini per questa bella intervista sul quotidiano di Cremona “Mondo Padano” in cui sono riuscito a smentire il me stesso di 9 anni fa.
