Questa immagine è una foto o è stata generata da un’intelligenza artificiale? Guardala bene prima di rispondere: sono io o il grande Gatsby in maccheronica versione?

In questi giorni sto facendo moltissimi esperimenti con Nano Banana, l’intelligenza artificiale di Google, di Gemini per la precisione, e i risultati sono assolutamente prodigiosi. Basta inserire una foto ben illuminata in cui si vede bene il volto del soggetto per ottenere risultati strabilianti grazie a un prompt bello complesso ma accessibile.

Il fatto sconcertante è, a mio modo di vedere, che crea immagini talmente perfette da essere indistinguibili dalle foto originali. Nel mio caso ha creato un’immagine di profilo perfetta al punto che il mio socio e mia moglie e le persone più vicine a me mi hanno detto che non erano in grado di capire se era una foto o un’immagine generata. Quindi perfette, tuttavia… hanno “sentito” che qualcosa non andava.
Non c’è un modo per spiegarlo ma se lo chiedi, le persone che ti conoscono bene, capiscono qual è l’immagine generata e qual è la foto ma non ti sanno dire il perché. È strano: ero io in ogni minimo dettaglio a parte il fatto che non ero io.
O forse, invece, mi hanno detto che qualcosa non andava solo perché SAPEVANO che era generata.
Scambiando il realismo per la credibilità abbiamo creato un paradosso, il cosiddetto “Problema della zona perturbante”, secondo cui più un oggetto non-vivo appare simile alla realtà e più diventa cognitivamente inquietante.

La foto che vedi mi è stata fatta a Biella, i primi di ottobre, da Daniele Parlamento e non è stata né filtrata in alcun modo né generata con l’intelligenza artificiale. Quello sono io tuttavia in molti, quando l’ho usata come immagine di profilo (qualche giorno dopo quella generata) hanno pensato, anzi erano certi, fosse generata.

A mio avviso il momento in cui non saremo più assolutamente in grado di distinguere la realtà è molto molto più vicino di quanto non pensiamo.