Gli haters li conosciamo tutti, è un fenomeno abbastanza noto, io stesso ho avuto a che fare con loro, poi ho realizzato in questi mesi che ho esaurito gli haters: come spiegarlo?
Sui social come nella vita reale, ognuno di noi si circonda di persone simili, più ti trovi con persone a te affini più sei in sintonia e più vai d’accordo. Fermi tutti, simili non significa uguali nelle idee e nei pensieri, ma nei modi di approcciarsi alle idee e ai pensieri.
Quindi cosa succede con il tempo? Che le persone distanti se ne vanno per vari motivi e riusciamo a costruire una cerchia di persone simili a noi. Che sia questo il punto di maturità che cerchiamo sui social?
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Gli haters questi sconosciuti. Nella mia vita lavorativa in particolare ho avuto un sacco di volte a che fare con quelli che vengono definiti gli haters, gli odianti, gli odiatori, non so come definirli in italiano. Stiamo parlando di persone che ti attaccano, ti aggrediscono a prescindere da quanto ti conoscono in realtà, dal fatto di sapere o meno quello di cui si sta parlando eccetera. Sono coloro che si permettono di offendere attraverso Twitter, Facebook, i social e chi più ne ha più ne metta, chiunque, dai professori alla Burioni fino ai ministri alla Salvini, passando per gli avvocati, i magistrati e gli sportivi. Sono coloro che dietro allo schermo si sentono dei leoni che in realtà sono dei totali coglioni dall’altra parte dello schermo.
Li conosciamo tutti, è un fenomeno abbastanza comune, io spesso ho avuto a che fare con questi personaggi di diverso calibro, alcuni più divertenti anche se non può essere divertente un individuo di questo tipo, altri un po’ più pericolosi, perché poi dipende anche dall’ambiente, dal settore eccetera.
Li ho scremati, con il tempo li ho scremati, un po’ ho smesso di ascoltarli, un po’ li ho bloccati, li ho tolti dalla mia vista, quindi questo vuol dire che anche se fanno qualcosa, visto che non lo posso controllare, non li vedrò mai più e questo mi fa stare meglio, e un certo punto, in questi mesi, mi sono reso conto di avere esaurito gli haters.
Ho esaurito gli haters, la gente mi vuole bene, mi vuole bene, non mi attaccano più o meglio, non ho quelli che continuano ad attaccarmi a prescindere che lo fanno in maniera costante. Ma dove sono andati? Eppure il mio bacino di utenza si è ingrandito nel tempo e quindi in teoria dovrebbero essere di più.
Allora io penso di aver capito il perché succede questo sui social. Succede che ognuno di noi si circonda di persone simili, così come succede nella vita reale, vengono chiamate relazioni no? O legami forti e legami deboli eccetera e queste relazioni hanno un valore nella misura in cui ti legano a persone simili a te. Più ti trovi con persone a te simili più sei in sintonia e più vai d’accordo. Simili non significa uguali nelle idee e nei pensieri, ma nei modi di approcciarsi alle idee e ai pensieri.
Quindi con il tempo che cosa succede? Che quelli che sono distanti a te da questo punto di vista, se ne vanno, o perché li blocchi, o perché li picchi o perché li denunci o perché scompaiono, ma se ne vanno, fino ad arrivare ad un punto di equilibrio in cui tu sei circondato da persone che si approcciano alle cose nello stesso modo in cui lo fai tu.
Questa è una cosa molto affascinante perché io credo questo sia il punto di maturità dei social ovvero, abbiamo tutti creato attorno a noi, chi li usa per produrre contenuto, una cerchia di persone simili a noi, è evidente quindi che se tu ti approcci a qualcuno che segue qualcuno a cui non stai simpatico probabilmente non starai simpatico neanche a questo qualcuno. Cosa vuol dire? Mi sono spiegato come un cane.
Significa praticamente che è molto facile riuscire a capire a chi si potrà essere simpatici anche prima di parlare con questo, e non è pregiudizio, ma è semplicemente il fatto che se io so che tu vai d’accordo con questo questo e questo i quali non mi sopportano, è ragionevole pensare che per questa teoria delle cerchie anche noi non andremo d’accordo.
Spero di essermi spiegato bene ma secondo me il concetto è piuttosto chiaro.
Rock & roll.
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Sono un docente, divulgatore, scrittore e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 4 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma, Condivide et Impera e l’ultimo CREA contenuti efficaci.Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info