NIMBY è l’acronimo che in inglese significa “Not In My Back Yard” ovvero “non nel mio cortile” e sta ad indicare quella particolare forma di protesta “locale” nella quale si riconosce che una tecnologia (o un cambiamento in genere) è utile ma che non è giusto venga fatto vicino a casa mia.
Pensate ai ponti, alle autostrade, agli inceneritori, alle discariche o tornando alla tecnologia, pensate alle reti cellulari: se vi ricordate quando iniziarono a spuntare torri cellulari come funghi le persone non hanno smesso di utilizzare i cellulari ma hanno iniziato a lamentarsi per le suddette installazioni.
Il NIMBY genera un paradosso piuttosto rischioso: pur riconoscendo un impianto come essenziale o valido non si riesce in ogni caso a realizzarlo.
Il fatto è che, da un certo punto di vista, la democrazia ci ha fatto dimenticare il motivo per cui è nata ovvero la tutela e il miglioramento delle condizioni di vita della collettività.
Quando la scorsa settimana ho parlato di 5G mi è stato detto “vorrei mettessero le antenne nel tuo cortile” non “vorrei NON le mettessero”.
Capiamo il concetto nel video: democrazia è abdicare alla collettività per dare spazio SOLO all’individualismo?
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