Elon Musk è l’uomo più ricco del mondo con 185 miliardi di patrimonio PERSONALE stimato. In banca ha 185 miliardi (ci starebbero molti “ristori”), ma perché?
Tutte le sue aziende vanno benissimo, da Space X a The Boring Company passando per Neuralink e Starlink ma quella che davvero ha fatto il botto permettendogli di superare Bill Gates e Jeff Bezos è stata Tesla di cui Musk ha circa il 21% delle quote.
Tesla ha registrato una crescita superiore al 700% con un balzo di oltre 150 miliardi di dollari. Ne vantava meno di 30 a gennaio 2020.
Ora, in questi anni abbiamo imparato il mantra che “i dati sono il nuovo petrolio” per via del fatto che le aziende più capitalizzate al mondo non vendono nulla se non “gusti personali” attraverso adv generati sui nostri dati, Facebook e Google in primis, ma poi arriva Musk con cosa? Con una fabbrica di macchine e sbabaaam, eccoci nel ‘900.
Macchine ultra tech, certo, super moderne e proiettate verso un futuro green ma automobili, pur sempre automobili.
Forse, all’apice della gloriosa parabola dei dati, la PRODUZIONE di qualcosa di innovativo sta tornando al centro degli interessi delle persone e, di conseguenza, dei mercati?
D’altronde, non mangeremo auto nel futuro, questo è certo, ma tantomeno dati.
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