Commedia americana dalla trama non troppo originale ma sicuramente sviluppata con occhio laico e poco bacchettone. I due protagonisti, diversissimi per stato sociale e modus vivendi, si incontrano in una discoteca, ubriachi, e finiscono a letto insieme: lei rimane incinta.
E’ raccontabile in tre parole la trama di questo film che ha un pregio straordinario ed un difetto terribile. Il pregio è una partenza folgorante: la prima ora di film scorre via in maniera superba, tra gag divertentissime, dialoghi intelligenti temporizzati al millesimo di secondo, e succose istrioniche performance dei protagonisti. Si ha quasi la sensazione di stare davanti ad GRANDE film.
Poi il tutto scade: scade nella banalità della storia, scade nella qualità della sceneggiatura e dei dialoghi, scade nei tempi perfetti che erano stati mantenuti per tutto il primo tempo: l’unica cosa che rimane di alto livello è la bella prova degli attori.
Peccato: se avesse mantenuto il ritmo qualitativo del primo tempo, questa sarebbe sicuramente stata una di quelle commedie che hanno fatto un pezzetto di storia del cinema, come “Clerks” per intenderci (anche se quello è stato davvero un film superlativo).
Da vedere fondamentalmente per due cose: una è il primo tempo e due la leggerezza e la semplicità con la quale viene affrontato un argomento spinoso come la maternità.