Nel marketing i nostri gusti personali non contano nulla, non è con “io farei” che vendiamo.
Cerchiamo di capire insieme cosa fare e non fare per rendere il nostro prodotto o servizio di successo… oppure il più vicino possibile al successo ;)
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Questo video è più un’ esperienza che voglio condividere con voi.
Vedo oltre 15000 persone l’anno, tra eventi e formazione, e sempre sempre sempre le persone, tutti noi, tendono a focalizzare l’attenzione di tutto quello che accade su se stessi.
Mi spiego bene: se durante una lezione io dico qualcosa del tipo “il 73% degli italiani la prima cosa che fanno la mattina è staccare il telefono dal comodino, prendere il telefono e andare in bagno” c’è qualcuno mi dice “Io no” oppure c’è qualcuno che mi dice “io ho il cane da portare giù quindi non lo faccio”.
E allora? Statisticamente tu non conti assolutamente nulla, io non conto assolutamente nulla.
Non stiamo parlando di quello, stiamo parlando di percentuali.
Così come quando io dico “avviene questa cosa nell’ambito tecnologico, per esempio i videogiochi stanno risalendo una china di intrattenimento in maniera incredibilmente veloce, c’è tantissima gente che li ostacola per qualche motivo ma i videogiochi sono senza dubbio il futuro del mondo ludico e dell’intrattenimento” e c’è qualcuno che dice “ah ma io non capisco come sia possibile perché non mi divertono”.
E allora?
Nuovamente: non è che sei tu il centro della situazione della condizione.
Poco tempo fa ho pubblicato un video in cui parlavo di Amazon 4 Star, cioè i nuovi negozi di Amazon, fisici, che venderanno solo prodotti recensiti con almeno 4 stelle. Durante il video spiegavo che forse ne aprirà uno a Milano e c’è stato uno che mi ha detto “ah si però l’ultimo store che ha aperto a Milano, francamente non ricordo quale, doveva essere una gran figata per me non valeva niente”.
Di nuovo: e allora?
Non è che il successo o l’insuccesso di un prodotto di un servizio dipende da come la pensi tu su questo prodotto o questo servizio, perché se tutti ragioniamo in questo modo, ragioniamo in maniera intuitiva per noi e non è detto che sia giusto e corretto.
Quindi nel momento in cui valutiamo, discutiamo e pensiamo un qualunque progetto di business non lo dobbiamo pensare come noi ma lo devo pensare come qualcuno a cui ci stiamo rivolgendo.
Altrimenti ragazzi chiudiamo la baracca, tiriamo giù la saracinesca e chiudiamo la baracca.
Rock & roll.
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Sono un docente, divulgatore, scrittore e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 4 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma, Condivide et Impera e l’ultimo CREA contenuti efficaci.
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