Una delle cose che mi viene chiesta più spesso è una “visione del futuro” ovvero il cercare di identificare quali possano essere i trend di oggi che ci porteranno al lavoro e al business di domani.
Senza dubbio, uno dei settori più soggetto al cambiamento, è quello delle assicurazioni, per due motivi:
1- Cambia quello che può essere assicurato (pensiamo alle macchine a guida autonoma che NON esistevano fino a pochi anni or sono)
2- Cambiano i clienti e il loro modo di approcciarsi a tutto, compreso alle assicurazioni
In USA una compagnia assicurativa sta facendo una cosa mai fatta prima: nel video cerco di spiegare come si evolverà, o meglio potrebbe evolvere, il settore assicurativo, sperando di poter essere d’ispirazione a qualcuno :)
Che ne pensate?
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Facciamo un ragionamento insieme: oggi come viene valutato un premio assicurativo per qualcuno che guida un’automobile? In base ad alcune variabili che sono per esempio l’età, la zona geografica, il sesso, quanti incidenti hai avuto in precedenza, la classe di merito, bla bla bla.. insomma lo sappiamo benissimo, perfetto.
Quindi l’assicurazione nella sua forma ricade in qualche modo sopra l’individuo che sta guidando l’automobile questo è del tutto normale è sempre stato così. Bene.
Entro il 2035 pare che ci saranno secondo stime piuttosto sensate, pare che ci saranno circa il 10% dei veicoli circolanti che saranno del tutto autonomi. 2035 eh, siamo nel 2020, non stiamo parlando di tra 1000 anni.
Ora, se un veicolo autonomo investe qualcuno, di chi è la colpa? Capite che la situazione si complica di un bel pochino. Chi è sopra al veicolo autonomo potrebbe dire, nel caso in cui ci fosse qualcuno sopra, potrebbe dire:”io non c’entro, stava guidando la macchina non è colpa mia” e quello che è stato investito potrebbe dire “eh no, eri tu sulla macchina, quindi sei tu che al momento opportuni devi, anche se la macchina non reagisce, reagire e prendere i comandi”. Quindi vedete che è un casino, proprio da un punto di vista assicurativo.
Proprio per questo negli Stati Uniti è nata la prima assicurazione con un fondo di oltre 10 milioni di dollari, la prima assicurazione che cerca di capire esattamente già ad oggi, ed essere predisposta quindi per quando arriveranno le auto a guida completamente autonoma, cerca di capire come oggi noi utilizziamo i sistemi di guida indipendente presenti sulle macchine. Raccogli una quantità enorme di dati su come usiamo per esempio il cruise control, la cosa più semplice e banale del mondo, fino ad arrivare alla guida autonoma di alcuni modelli di auto come per esempio la Tesla.
La grande raccolta di questi dati qua fa sì che si possano identificare delle classi di rischio non solo sull’età, il sesso, la zona in cui si abita eccetera, ma anche sulle caratteristiche peculiari e tecnologiche dei mezzi che si guidano.
Quindi vedete che il futuro delle assicurazioni sembra che si sposti un pochino e non solo delle assicurazioni ovviamente, un pochino più che dalla persona che oggi viene assicurata, più su un altro piano, un piano più tecnologico, ovvero i radar e tutti i dispositivi che dovrebbero tutelare la persona, quanto sono affidabili? E nella misura in cui sono affidabili il prezzo assicurativo scenderà.
Quindi in futuro delle assicurazioni dovrà probabilmente vertere su una grande quantità di dati e un’ analisi tecnologica piuttosto che un’analisi probabilistica di quanto sia sfigato uno di 46 anni che guida a Ferrara e va contro un albero.
Non è per nulla da sottovalutare come cosa perché spessissimo in ambito assicurativo mi si dice:
“Mah… in futuro come sarà, il futuro come sarà fatto, che cosa dobbiamo fare, quale sarà il futuro delle assicurazioni?”
Probabilmente qualcosa è già cominciato.
Rock & roll.
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Sono un docente, divulgatore, scrittore e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 4 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma, Condivide et Impera e l’ultimo CREA contenuti efficaci.
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