La solitudine di Clubhouse… almeno in una parte del mondo
L’app americana Clubhouse, social che va tanto di moda in queste ultime settimane e che consente interventi audio modello radio sui più svariati argomenti, è stata bandita dal web del Dragone. Come tante altre, del resto.
Gli USA hanno ovviamente criticato la mossa asiatica invocando “l’importanza di una Rete libera dove i cittadini possano scambiarsi opinioni e informarsi compiutamente” ma la risposta è stata la solita e laconica ovvero “da noi Internet è regolata da precise leggi e regolamenti”. Punto.
Credo che il tema non sia più lo spionaggio industriale o la privacy o la tutela dei minori ma sia da spostare su un altro piano che è il libero mercato: perché le App e i social cinesi possono venire in occidente e non il contrario?
Non è una questione ideologica o una paturnia legata al finto blocco di TikTok per fermare una challenge che non si sa nemmeno se esiste, ma diventa una questione pragmatica legata al libero mercato il quale è libero solo se a doppio senso.
Iscriviti alla Newsletter: eventi, formazione ed eBook gratuiti per te