E’ una roba che mi ha sempre affascinato per un motivo molto semplice: la canzone è brutta, non vuol dire nulla ma la si canta TUTTI, OVUNQUE e da SEMPRE. Perché?

Ho fatto un po’ di ricerche il ritornello è figlio della goliardia universitaria italiana e funziona come rito di iniziazione che serve più al gruppo che al singolo “neo dottore”.
Nasce nei canzonieri goliardici del Nord Italia tra Bologna, Padova, Venezia, Verona dove il “Canto della mosca”, da cui deriva il nostro ritornello, è uno dei pezzi storici da usare quando qualcuno si laurea.
Dagli anni ’60‑’70 in poi, con l’esplosione degli studenti fuorisede, delle feste di laurea di massa il coro è diventato una specie di “standard nazionale”, perché il testo è così semplice, volgare e orecchiabile che si impara in dieci secondi e si replica in fotocopia.
Il punto però non è il significato letterale, che ovviamente è zero, ma la funzione: il gruppo prende per in giro il neo dottore nel momento di massima celebrazione pubblica, lo “abbassa” e allo stesso tempo lo riaccoglie dentro la tribù. È la versione alcolico‑universitaria di antichi riti di passaggio: ti facciamo salire sul piedistallo, poi ti ricordiamo, sfottendoti, che sei fatto di carne come tutti e che senza il gruppo non sei nessuno.
Bello, eh? Questa roba ci dimostra diverse cose. La prima è che siamo fatti di “pattern” ed è il motivo per cui amiamo i format. Il buon vecchio Jung ne “La sincronicità” che mi bullo di avere letto, dice esattamente questo: gli archetipi sono fattori formali che coordinano processi psichici inconsci: sono “patterns of behaviour”.
Ci piacciono le cose che si ripetono, anche se non ci piacciono. Le cose semplici, fuori dai canoni consueti anche se ripetute, che possiamo ricordare con facilità.
Ecco perché i format, sia social che televisivi che radiofonici che nella vita reale come in questo caso, funzionano un botto: perché siamo predisposti ad assorbirli e replicarli.
Pensaci, la prossima volta che vai a una laurea o che vuoi fare dei video: senza format sarà fatica ricordarti.
PS: io li odio i format! Non per snobismo ma per una incredibile tendenza alla noia. Ecco perché inizio con tanti e non ne porto avanti nessuno. Ma… le persone si ricordano del mio #divanONE o del #riassuntONE e non dei video “normali” senza un format sotto.
Ci sto lavorando Jung, ci sto lavorando, prometto :)