La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori.
La citazione che leggo nella foto che vedete è di Socrate, filosofo greco che visse circa 400 anni prima di Cristo.
Poi c’è Esidio, vissuto oltre 300 anni prima di Socrate, che diceva “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” e dopo di lui tantissimi altri, da Boccaccio allo scrittore americano Elbert Hubbard.
La verità è che da sempre e per sempre, tutti, anche le donne e gli uomini più illuminati, hanno pensato che la loro generazione fosse migliore di quella successiva. TUTTI, noi compresi anche se è un’evidente -storicamente- stupidaggine.
Durante la premiazione “Premio Storie d’Alternanza 2021” presso la Camera di Commercio di Ferrara ho avuto modo di parlare con diversi diciottenni che, con il loro lavoro e le loro idee, stanno cercando di creare un futuro sostenibile prima di tutto per loro stessi e poi per i figli che avranno.
Non sono peggiori di noi, sono solo diversi. Si ho detto DIVERSI.
Il bello è proprio questo, ovvero che non trovano nell’uguaglianza un valore ma che lo trovino nella diversità. Mi hanno insegnato che l’uguaglianza è uno stato di comodo e che nella diversità si sentono a loro agio.
Quando parliamo di uguaglianza come punto di arrivo sociale e quando a cena parliamo dei giovani che non hanno voglia di fare niente, ci dovremmo fare un pensierino.