Il tuo profilo Linkedin è il TUO profilo Linkedin, non è il profilo Linkedin del tuo datore di lavoro
Voglio sottolineare una cosa che potrebbe sembrare scontata. Linkedin è un social professionale in cui si parla sostanzialmente di lavoro: ognuno nella sua declinazione e in base alla propria professione condivide informazioni che possano essere utili ad altri che, facendo altro, trovano di fatto delle competenze che non hanno.
È semplice: racconto cosa faccio e come attraverso le mie esperienze e la mia professione, in modo da risolvere problemi ad individui con competenze diverse dalle mie e che potrebbero tornarmi utili a loro volta.
Do ut des.
Il fatto che si parli dell’azienda che ci paga lo stipendio è una diretta conseguenza della parte sopra, non è il contrario.
Scrivere del proprio lavoro, di quello che si fa e delle proprie competenze, implica anche il raccontare DOVE vengono erogate queste competenze, il che è bellissimo e mette in moto il volano degli “evangelist” interni all’azienda, cosa sacrosanta e bellissima, ripeto.
Ma quando si cambia posto di lavoro, e nella vita penso capiti a tutti, quello che ci portiamo via è la nostra competenza, non il logo dell’azienda dalla quale ce ne andiamo.
L’equilibrio tra il mostrare cosa sappiamo fare e l’azienda per la quale lo facciamo è il segreto alchemico del personal branding su Linkedin.