È così che in una scuola statunitense è stata definita una lezione di storia dell’arte sul Rinascimento fiorentino. A puntare l’indice contro la preside dell’istituto, rea di aver autorizzato una materia ritenuta troppo bollente, sono stati alcuni genitori. La querelle si è trascinata al punto tale che Hope Carrasquilla, la dirigente scolastica della Tallahassee Classical School, in Florida, è stata costretta alle dimissioni.
La vicenda, che ora sta rimbalzando tra tutti i media d’Oltreoceano, è stata anticipata da Tallahassee Democrat.
Per alcuni genitori mostrare a dei ragazzini di 11 anni le nudità del David, sarebbe quindi sconveniente. Al punto che il consiglio della scuola ha messo la preside di fronte a un aut aut: dimettersi o subire l’onta del licenziamento.
Gramellini dice che gli americani hanno problemi con le statue. I “progressisti radicali” le distruggono (Colombo e cose simili, ricordate?) e i “conservatori radicali” le nascondono.
Ma siamo davvero a questo punto?
Siamo davvero al revisionismo e alla riscrittura della storia in base alla fazione di appartenenza?
Siamo davvero al non riuscire più a dare un contesto e quindi a cambiare le parole nei libri di un secolo fa quando sono “inopportune” oggi?
Invece di creare contesti distruggiamo e cambiamo il passato. Siamo davvero a questo?