In lacrime in un video di quasi dieci minuti. Così Benedetta Rossi nei giorni scorsi nei confronti delle critiche. Ma quali critiche?

Sul sito Dissapore è uscito un articolo che sottolinea che molte delle ricette proposte dalla blogger presentano uno sbilanciamento nutrizionale, sono pesanti e spesso contengono prodotti industriali di bassa qualità.
Il che è ragionevolmente vero. La stessa Benedetta ammette di “non saper cucinare e di realizzare le sue ricette con prodotti da Discount”.
A questo punto Benedetta sbrocca facendo un video di 10 minuti in cui, piangendo, se la prende con commenti (non con il post ma con i commenti al post) che bullizzano la sua fan base, i suoi follower, la sua gente.
Ora, io ho avuto la fortuna di conoscere Benedetta, seppur superficialmente, ad un evento alla Camera nel 2019 e l’ho trovata la persona più aderente al suo personaggio che probabilmente abbia mai incontrato. È esattamente come si vede in video: dolce, sensibile, educata, cordiale, umile.
Penso che proprio per questo motivo Benedetta abbia raggiunto il livello del “troppo pieno” ovvero quel momento in cui una cosa “normale” ti fa sbroccare.
Non possiamo pensare che, raggiunto un certo grado di popolarità, non vi siano critiche e non possiamo pensare che tutti quelli che criticano siano rosiconi ma penso che spesso le persone critichino il successo degli altri. Una parte di persone odiano il successo, perché pensano di meritarlo più di chi ce l’ha e quando lo vedono lo attaccano.
Che le ricette di Benedetta siano pesanti e realizzate con prodotti di bassa qualità è verissimo, il fatto che qualcuno lo dica è giusto ma Chiara Maci, che di nuovo ho avuto la fortuna di conoscere a un evento, ha azzeccato il senso della cosa: “Se solo la gente fosse più soddisfatta avremmo meno di questi problemi”.