Viralità, una delle parole senza dubbio più abusate nel panorama internet moderno.
Il marketing virale sfrutta la potenza comunicativa e il bacino di utenza di pochi individui per trasmettere un messaggio a un numero elevato di utenti.
La modalità di diffusione del messaggio segue un profilo tipico che presenta un andamento esponenziale.
Molte aziende promettono di produrre contenuti virali, ma la realtà è che nessuno è in grado di sapere se un messaggio diverrà o meno tale.
È più corretto dire che si generano contenuti potenzialmente virali anche perché un altro tema è poco trattato e sottovalutato, ovvero: ma quando un contenuto può essere considerato virale?
Quali sono i numeri di un post o le sue conseguenze por poter definire il contenuto virale?
Faccio due esempi al volo: se Bill Gates fa un post è ovvio che supera il milione di visualizzazioni ma non lo possiamo definire virale, tuttavia, se il post da un milione di visualizzazioni lo faccio io allora è virale eccome!
Quali sono gli ingredienti della Viralità o presunta tale?
Nessuno lo sa matematicamente, e questo è un fatto incontestabile, ma ho provato a tracciare cinque punti che possano essere comuni a tutti i contenuti potenzialmente virali.
- la personalizzazione
se quello che postate è “personale” e vi riguarda da vicino, gli utenti si sentiranno coinvolti, in parte perché sono esperienze vissute anche da loro, in parte per poter saziare il voyeurismo. - la spiegazione
se si tratta di una foto o di un video (che non sia un tramonto), una breve descrizione con parole veloci e incisive è fondamentale. se riuscite a essere anche ironici, avete centrato il punto. - la diatriba sociale
all’interno della descrizione deve essere presente un chiaro desiderio di schierarsi. schierandoci portiamo alla luce le diatribe sociali e i tabù nei quali tutti i giorni ci imbattiamo, e così facendo connotiamo, in modo forte, la nostra appartenenza. - il cardine sociale
Tutto deve girare attorno a un cardine socialmente riconosciuto. Il matrimonio, l’unione tra le persone, è uno dei più potenti. Potenti e positivi. Alle persone non piace riconoscere un cardine sociale negativo, perché tendono a identificarsi con quello che vedono. - la provocazione
La provocazione genera dibattito e il dibattito è la benzina dei social. Si deve solo fare attenzione a non trascendere nella brutalità, nell’offesa, nel sarcasmo o in qualcosa che possa essere offensivo o lesivo per qualcuno. Non è per nulla facile essere provocatori.
Queste 5 caratteristiche che ci permettono di creare contenuti potenzialmente virali, devono tutte quante sottostare a una “Super regola” ovvero tutte queste devono portare le persone ad identificarsi nelle tue parole.