Quando ero piccolo e andavo a giocare al campetto, mio papà veniva a vedere se andava tutto bene, con chi giocavo. Oggi, con lo smartphone, bisogna fare la stessa cosa.
I nostri figli navigano tra app, foto, video, social e chi più ne ha più ne metta, come fare ad insegnare loro quando staccarsi dal telefono, quando un’app può essere rischiosa, come capire con chi dialogano e come interagiscono sui social?
Un’app di Google può venire in supporto ai genitori
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Una delle cose che facciamo più fatica a gestire probabilmente, per quello che riguarda la nostra vita digitale, è appunto la gestione del tempo che i nostri figli e i nostri nipoti o comunque i ragazzi passano sugli smartphone.
Quanto tempo ci passano, che cosa ci fanno, con chi comunicano, con quali modalità lo fanno. Ecco, ci viene in contro, per darci un aiuto un’app che io non conoscevo e ringrazio Silvia per avermela segnalata, che si chiama Family Link, un’app di Google.
Intanto prima di tutto, le cose di Google, la cosa bellissima di Google, è probabilmente il fatto che le sue app non vanno solo su Android ma vanno anche su iPhone, al contrario di iPhone che spesso è molto più chiuso e blindato per quello che riguarda le strutture e le applicazioni, Google va bene ovunque, quindi è un’app che può essere installata su Android o su iPhone senza nessun problema e a che cosa serve?
Serve praticamente a farvi gestire il tempo che vostro figlio per esempio passa sui social o ovunque, come? Intanto si possono visualizzare le attività, sto guardando il sito, niente di più, si possono visualizzare le attività che vostro figlio fa sui social, per esempio per quanto tempo passa a guardare le foto piuttosto che a guardare Instagram, piuttosto che il suo gioco preferito.
Puoi gestire le app che lui utilizza, cioè decidere che cosa può installare, se può installare per esempio il traduttore di Google e se non può installare per esempio qualcosa che secondo te lo potrebbe turbare e addirittura decidere quali app sono consigliate, come? Attraverso una sorta di repository, di bacino di app consigliate dagli insegnati, dai profe, dai maestri eccetera.
Quindi non solo puoi impedirgli di installare della roba, ma puoi aiutarlo ad alimentare la sua curiosità attraverso l’utilizzo di app che sono appunto consigliate, secondo me è veramente straordinario poi non solo, perché puoi impostare dei limiti di tempo, cioè puoi usare il tuo telefono tot ore al giorno e puoi addirittura impostare un limite notturno cioè, è ora di andare a letto, dalle dieci in poi tu non usi più il telefono.
A questo si aggiunge il fatto che può essere monitorato, il figlio o il ragazzo, attraverso il GPS del telefono e attraverso quest’app Family Link.
Questo per dire cosa? È nostra responsabilità ma è anche nostro diritto controllare che cosa fanno i ragazzi, i nostri figli, con i loro telefoni, per un motivo molto semplice: non pensiamo sempre di invadere la privacy, non si tratta di questo, quando noi eravamo ragazzini e andavamo a giocare al campetto a calcio, i nostri genitori, mio papà, mi veniva a vedere, veniva a vedere con chi giocavo, con chi ero, quanto tempo passavo con chi, perché è nei diritti e doveri del genitore cercare di valutare le compagnie e il tempo passato dal figlio con chi.
Ecco, la stessa cosa la potete fare, anzi, la dovete fare con gli smartphone. Loro si devono abituare al fatto non di essere controllati, ma che esistono dei limiti, il tempo da passare sugli smartphone e le app da utilizzare sono risorse finite e come tali, sono risorse che in qualche modo devono essere gestite, non da loro perché non ne hanno la capacità ancora, non hanno l’educazione e la formazione per poterlo fare, e quindi da chi?
Da noi.
Rock & roll.
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Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
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