Facebook utilizza i robot per simulare ciò che gli utenti potrebbero fare.
I metodi di debug utilizzati dalle aziende di dimensioni normali non sono sufficienti quando si hanno 2,5 miliardi di utenti e ben il 25% dei problemi di Facebook emerge quando gli utenti iniziano a interagire tra loro. E’ complicato “predire” come l’introduzione di una funzione o aggiornamenti della privacy possano influire attraverso miliardi di interazioni.
Per questo Facebook ha creato WW, una versione ridotta della sua piattaforma che simula la presenza di centinaia a migliaia di utenti contemporaneamente con un mix di robot codificati e basati sull’apprendimento automatico.
Questi ultimi sono addestrati usando un algoritmo di apprendimento che impara attraverso prove ed errori per ottimizzare il comportamento in base ad obiettivi.
Vengono riprodotti diversi scenari e mentre accade il sistema regola automaticamente i parametri della simulazione, come le impostazioni sulla privacy o i vincoli sulle azioni.
Al momento FB usa WW per rendere difficile “ai cattivi” violare le linee guida della community ma sono evidenti altre potenziali applicazioni, come ad esempio quali modifiche potrebbero influenzare il coinvolgimento e il comportamento delle persone.
Il futuro è nelle nostre mani. O no?
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