Secondo Bloomberg, Samsung -il più grande produttore di smartphone al mondo- ha dichiarato di fornire l’App Facebook preinstallata su modelli selezionati con opzioni per disabilitarla e non per disinstallarla ma, una volta disabilitata, l’App non sarà più in esecuzione anche se ancora presente. Facebook ha rifiutato di fornire un elenco di partner di App permanenti, affermando che gli accordi variano in base alla regione. Non esiste un elenco di dispositivi soggetti al fenomeno, quindi le persone non possono sapere se potranno cancellare l’App oppure no.
Al momento il caso è montato in riferimento ad un Galaxy S8 e un portavoce di Facebook ha dichiarato a Bloomberg che l‘App disabilitata non raccoglie dati e non invia informazioni a Marco Monte Di Zucchero. Di fatto sarebbe presente ma spenta.
Facebook non rivela la natura finanziaria degli accordi, ma ha affermato che sarebbe nelle loro intenzioni offrire al consumatore “la migliore esperienza telefonica” subito dopo aver aperto la scatola.
FB non è l’unica azienda le cui App vengono visualizzate sugli smartphone per impostazione predefinita visto che spesso ad esempio il telefono viene caricato con App Google come YouTube, Google Play Music e Gmail, ma Google è il “creatore” e proprietario di Android quindi la cosa ci viene più semplice da capire.
Altri produttori di telefoni e fornitori di servizi stringono partnership simili ma Facebook, che ha passato lo scorso anno a scusarsi per le violazioni della sicurezza e gli scandali sulla privacy, attira particolarmente l’attenzione di tutti quando è presente sui telefoni del più grande produttore al mondo, senza possibilità di rimozione.
La domanda rimane: come mai non è possibile rimuoverlo? Questioni di puro marketing oppure di passaggio di informazioni anche con App disabilitata?
A pensar male si sbaglia, certo, ma viene senza dubbio da pensare che se una cosa rimane dentro al tuo telefono per forza, anche se non la usi, qualcosa potrebbe fare (anche se non la usi, appunto).
Ma ammettendo il fatto che l’App disabilitata non faccia assolutamente nulla se non occupare spazio (che abbiamo pagato per metterci quello che vogliamo noi, in teoria) come mai non abbiamo una lista su cui valutare e scegliere?
Sarebbe sensato, per evitare il “crapware” di cui parla Techcrunch avere quanto meno la possibilità di sceglier eun telefonino con installato quello che decidiamo noi o, almeno, di sapere cosa poter rimuovere e cosa no.
Operazione poco trasparente o sbaglio?
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Sono un docente, divulgatore, scrittore e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 3 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma e Condivide et Impera.
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