Immaginate di andare fuori con gli amici a mangiare una pizza, uno paga per tutti e poi voi potete inviargli la vostra parte di conto tramite Facebook o WhatsApp o Instagram: vi piace come soluzione?
Dal 18 giugno Facebook rivoluzionerà il sistema dei pagamenti così come siamo abituati a vederlo, lo semplificherà,
lo migliorerà anche? Io sono decisamente ottimista.
Di seguito, prima del video, la sbobinatura di quello che dirò nel video stesso, in modo che possiate leggere i sottotitoli oppure, se preferite, seguire direttamente dal post quello che dico nel video. Ci saranno delle imprecisioni “linguistiche”, ma se qualcuno riesce a fare dei video di 5 minuti senza copione, errori e tagli… beh mi dica come si fa :)
Il 18 giugno Facebook lancerà ufficialmente la propria criptovaluta, la quale si chiamerà Libra. Questo è quello che dice in una indiscrezione TechCrunch, uno dei più importanti siti di tecnologia al mondo, di che cosa stiamo parlando?
Perché Facebook deve lanciare una propria valuta? Allora abbiamo già parlato tante volte del fatto che la tecnologia sviluppata dalle grandi aziende, dalle grandi multinazionali, Facebook, Apple eccetera, sta portando queste ad essere non solo dei generatori di evoluzione tecnologica, ma anche delle vere e proprie banche tra virgolette, nel senso che un’azienda come Apple, che ha dei fatturati extra miliardari, centinaia di miliardi di dollari l’anno, può anche permettersi di reinvestire una parte di questi in una forma bancaria cioè per dire, se io ho bisogno di soldi, li posso chiedere ad Apple e sono certo che esattamente quanto una banca, Apple è sicura e solvente per quello che riguarda i miei debiti, i miei soldi eccetera.
Apple sta studiando, anzi, ha già lanciato negli Stati Uniti, non è che sta studiando e non è ancora sul mercato ma arriverà a breve, è già stata lanciata ufficialmente la Apple Card, cioè una carta di credito marcata Apple che quindi proietterà Apple stessa all’interno del mercato delle banche, perfetto.
Facebook sta facendo più o meno la stessa cosa, sta inseguendo quello che fa WeChat in Cina, però lo sta facendo all’occidentale, cosa significa? In Cina con WeChat si può comprare praticamente qualsiasi cosa, si possono comprare le scarpe, si può giocare in borsa, si può pagare l’affitto, si può pagare al supermercato, si possono pagare le scommesse o addirittura ecco, si possono scambiare soldi tra privati, lo zio e il cugino ti possono mandare i soldi per il compleanno dei loro auguri attraverso WeChat.
Ecco Facebook vuole fare una cosa di questo tipo ma non può farlo con dei circuiti bancari convenzionali diciamo, perché sarebbe anche logisticamente un casino, poi ci sarebbero dei ricarichi eccetera. E allora come fare? Sta progettando la propria moneta, la propria criptomoneta appunto, pare si chiamerà Libra, questo non è ancora certo e funziona così.
Sarà vincolata, legata a delle valute ad oggi esistenti come per esempio che so, il dollaro, l’euro, a quelle che sono più stabili e perché questo? Proprio per dare stabilità a questa criptovaluta, perché se così non fosse, sarebbe fluttuante esattamente come i bitcoin che sappiamo che hanno tra le loro caratteristiche negative quello di avere dei picchi in alto e dei picchi in basso.
La instabilità di una valuta è anche il motivo per cui questa valuta non può essere utilizzata per ogni cosa perché paradossalmente oggi un caffè in bitcoin mi potrebbe costare un euro, domani cinque euro, e quindi c’è qualcosa che non va ecco bene.
Questa criptovaluta di Facebook sarebbe legata invece ad una moneta già esistente quindi stabile, e poi cosa succederebbe? Succederebbe che questa criptovaluta potrebbe essere scambiata all’interno del circuito Facebook con tutti gli altri. Quindi noi potremo passarci attraverso WhatsApp, Instagram o Facebook appunto dei micropagamenti, delle micro transazioni senza passare per le banche, passando direttamente da lì, avresti come un wallet, un borsellino per capirci, un portafoglio, in cui tu avresti convertito i tuoi soldi in quella valuta e quella valuta girerebbe all’interno del circuito Facebook, quindi sarebbe una valuta interna certo, ma interna su qualcosa come 2 miliardi di persone quindi diciamo che è un interno piuttosto ampio.
Questo ci metterebbe nella condizione per esempio di “andiamo a mangiare la pizza, uno paga e non c’è più lo scambio di soldi, ci si scambia i soldi dopo su Messenger”, ma addirittura piccole transazioni nei negozi, Facebook sta già pensando a questo, potrebbero passare attraverso questi sistemi perché se fai un pagamento con il bancomat un taxista piuttosto che il negoziante hanno una trattenuta su questa conversione della valuta dai tuoi soldi a lui, la banca si tiene qualcosa in sostanza, mentre invece con piccole transizioni attraverso questa criptomoneta di Facebook no, nessuno si terrebbe assolutamente nulla.
Quindi si tratterebbe di rivoluzionare di nuovo i sistemi di pagamento, tutto, per altro assolutamente criptato, blindato, cioè nessuno in teoria può venire a vedere dentro il tuo Messenger che cosa succede o il tuo WhatsApp a vedere che cosa succede anche perché sappiamo essere criptato end to end, questo nuovamente ci mette di fronte ad una perplessità molto semplice, evviva la libertà di fare cose di questo tipo, è bellissimo, è bellissimo potersi scambiare soldi con chi si vuole, come si vuole, dove si vuole, ma manca da un certo punto di vista un controllo di quello che avviene in questo circuito, mi spiego, se i soldi ce li scambiamo con i pagamenti con il pos è tutto in qualche modo tracciato e tracciabile, non che questa sia una cosa positiva, sto dicendo solo quello che accade, mentre invece con questi sistemi, ragionevolmente non lo sarebbe, anche se poi questi sistemi sarebbero caricati con dei soldi veri.
Quindi io sono molto felice che stia arrivando una cosa di questo tipo, sono molto felice che ci siano possibilità ulteriori per semplificarci la vita, bisogna capire come verranno gestite, anche se sono convinto che Facebook farà le cose fatte bene perché dopo tutti gli errori di privacy che ha fatto negli anni scorsi, credo che troverà una strada abbastanza equilibrata per farci stare sia tranquilli che in qualche modo in piccola parte, monitorati.
Rock & roll.
[mc4wp_form id=”19714″] Oppure seguimi sul canale Telegram da qui: se lo preferisci alla newsletter :)
Sono autore di libri su innovazione, tecnologia e comunicazione: power creator, docente e gamer, Rudy Bandiera è il mio VERO nome.
Per sapere chi è Rudy Bandiera, informazioni e contatti vai alla pagina info
I libri che ho scritto:
Giugno 2014: Rischi e opportunità del Web 3.0
Maggio 2015: Le 42 Leggi universali del digital carisma
Maggio 2017: Condivide et impera
Marzo 2019: CREA contenuti efficaci
Di seguito alcuni link per ascoltare altri miei contenuti, su canali un po’ meno consueti.
Audible: “Vita da web”: http://bit.ly/2Zze86B
Spotify: “Rudy Bandiera docet”: https://spoti.fi/31H7E7t